
Pugno di ferro anti-raggiri “romantici“
Nell’ambito dei reati contro la persona, c’è anche l’operazione condotta dal Centro Operativo di Perugia, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto, che ha coinvolto il personale della specialità che ha dato esecuzione a 18 decreti di perquisizione nei confronti di altrettante persone, operative su tutto il territorio nazionale, indagate per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, ricettazione e riciclaggio.
Le complesse indagini, avviate a seguito della presentazione di numerose querele da parte delle vittime di truffe “romantiche” e di altri reati, che nel corso di due anni hanno fruttato l’ingente somma di circa un milione di euro, hanno consentito di delineare una rete criminale articolata su due livelli:
il primo livello, fortemente gerarchizzato e prevalentemente radicalizzato nei paesi dell’Africa centro occidentale, si occupava di creare falsi profili al fine di adescare ignare vittime;
il secondo livello, invece, costituito da decine di persone deputate al riciclaggio del denaro fraudolentemente ottenuto, aveva l’incarico di mettere a disposizione i propri conti ovvero di reclutare persone disposte a fornire, talvolta inconsapevolmente, il proprio conto corrente per far confluire le transazioni illecite in cambio di una percentuale già stabilita dal gruppo criminale.