
Tre rapine molto simili tra loro. Un bandito con il volto coperto e un’arma per minacciare i dipendenti e farsi consegnare i soldi e poi darsi alla fuga su un’auto guidata da un complice. I carabinieri di Assisi hanno raccolto gli elementi dei tre episodi, avvenuti nell’arco di tre mesi, da maggio a luglio, trovando molte analogie tra loro e ipotizzando che potessero esserci dietro gli stessi responsabili, due uomini ora in carcere dopo l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare, disposta dal gip di Perugia. Il primo episodio contestato, risale al 10 maggio, all’ufficio postale di Brufa. Il rapinatore si era allontanato con i 900 euro che l’unico dipendente dell’ufficio aveva in cassa. Il 27 giugno, a Ospedalicchio di Bastia Umbra, un uomo incappucciato aveva fatto irruzione impugnando una pistola. Se ne scappò con 500 euro. Il 17 luglio a essere presa di mira era stata una farmacia di Perugia. Il bandito, con occhiali da sole e mascherina, aveva mostrato il manico di un’automatica ed era riuscito a farsi consegnare 800 euro. Dai video della sicurezza, i carabinieri erano risaliti all’auto utilizzata dalla coppia di presunti rapinatori e alle loro identità. I due, uno residente ad Assisi, l’altro a Torgiano, sarebbero stati riconosciuti da alcuni testimoni. Il gip, nel disporre la misura cautelare, ha evidenziato la spregiudicatezza e la professionalità dei due indagati nel compiere le rapine. Entrambi sono a Capanne.
elleffe