ERIKA PONTINI
Cronaca

Processo-Bocci, la prova dalle intercettazioni

Al via la perizia su 131 telefonate o ambientali. Il politico non è mai stato spiato, se non con i direttori per fissare gli appuntamenti.

di Erika Pontini

Centoventotto intercettazioni telefoniche e ambientali tra il 30 gennaio 2018 e il febbraio 2019 captate sui cellulari degli ex direttori Emilio Duca e Maurizio Valorosi negli uffici del Creo, dove erano state piazzate le telecamere della guardia di finanza (poi staccate in seguito alla bonifica e alla fuga di notizie) e due acquisite grazie al trojan iniettato sul cellulare dell’ex Dg, compresa l’ormai noto colloquio con l’allora presidente Catiuscia Marini. Sono le ’prove’ della procura contro Gianpiero Bocci che saranno trascritte attraverso una perizia affidata ieri mattina dal tribunale di Perugia nell’ambito del processo contro l’ex sottosegretario agli Interni. Bocci non fu mai intercettato direttamente durante le indagini che hanno portato allo scandalo-’Concorsopoli’ e non c’è traccia, nei colloqui con i presunti complici, del passaggio di materiale illecito .

Ce ne sono alcune – inserite nell’elenco della procura – in cui il politico prende accordi per vedersi con Valorosi e Duca per un caffè. La voce di Bocci è registrata, ad esempio, il 14 maggio 2018 al telefono con Valorosi che si trova in Regione.

"Stiamo lavorando e vigilando", dice. E Bocci: "L’importante è che lavorate bene... perché la gente è incazzata in giro". Valorosi: "Eh lo so, lo sento. C’è una situazione abbastanza critica". Bocci: "Ma perché non si riesce a venire incontro ai bisogni della gente". I dialoghi che lo accusano sono tra i direttori del Santa Maria e altri personaggi. Come quello dell’11 maggio tra Duca e Valorosi: "Anche Bocci è a Roma, me lo ha detto lui, ora gli mando un messaggio e domani pomeriggio quando torna su gli porto le domande".

I pm hanno inserito anche intercettazioni di ’contesto’. Come quella dai telefoni fissi aziendali del primo marzo 2018 in cui Duca si sfoga con una dirigente dei problemi politici e della ’guerra’ tra ’Mariniani’, ovvero personaggi vicini alla presidente e ’Bocciani’, alleati con il deputato umbro. "Questa azienda c’ha il problema della dialettica interna ’mariniani’ e ’bocciani’ che si gioca sulla pelle mia e sui rapporti con Valorosi che come tu sai non è gradito alla presidente... dobbiamo anche essere razionali, nnè che possiamo stare in queste guerre fratricide...". Nell’elenco c’è anche l’ambientale con Roberto Ambrogi al quale Duca chiede, in riferimento a un concorso, se hanno già preparato le domande: "Io, allora, non c’ho avuto grandi pressioni da nessuno. Quindi tu fai il concorso come devi fare. Dopodichè sta benedetta figlia di coso che Orlandi (l’ex numero uno della sanità, ndr) mi chiama 27 volte io non so se è brava".

Saranno sottoposte a perizia anche alcuni progressivi individuati dalla difesa. Si tratta, in particolare di conversazioni del 10 maggio, del 23 marzo e del 19 luglio 2018. Una riguarda la riunione in cui Duca, dinanzi ai dirigenti sbotta: "Allora ragazzi, il personale ve l’ho detto tante volte, lo decido tutte le politiche da solo! Voi dovete solo obbedire".

Il politico umbro deve rispondere di tre episodi di rivelazione di segreti d’ufficio per altrettante candidate alle quali avrebbe passato le tracce, acquisite dai direttori tramite i commissari di concorso, finiti sotto inchiesta.

I pm ’portano’ nel processo dibattimentale intercettazioni e dichiarazioni dei coindagati. Bocci – assistito dagli avvocati David Brunelli, Alessandro Diddi e Scarongella – è pronto a contrattaccare. Ha schierato un elenco di testimoni (35 in tutto) che comprende ex prefetti, ex e attuali comandanti provinciali di Finanza e carabinieri, questori e agenti della sua scorta che dovranno riferire anche sui suoi spostamenti per verificare se siano compatibili con la consegna delle tracce di cui viene accusato. Testimonianze che saranno incastrate con gli spostamenti monitorati grazie alle celle agganciate dal cellulare del politico. Si torna in aula il 13 ottobre.

Oggi su www.lanazione.it e www.lanazione.itumbria il video con l’intercettazione