Prestazioni sanitarie, ospedale lento. Tempi non rispettati per il 62,6%

Studio condotto da due ricercatori per conto di “Prometeo“ che propone un ente autonomo di valutazione

Prestazioni sanitarie, ospedale lento. Tempi non rispettati per il 62,6%

Prestazioni sanitarie, ospedale lento. Tempi non rispettati per il 62,6%

Ben il 62.6% delle tempistiche previste per l’erogazione di prestazioni sanitarie all’ospedale di Orvieto non vengono rispettate. E’ solo uno dei dati allarmanti che scaturiscono sul funzionamento del “Santa Maria della Stella“ secondo quanto emerge dal primo studio analitico effettuato da due giovani analisti, Andrea Impannati e Andrea Caporali, per conto dell’associazione Prometeo, fortemente impegnata sul tema della sanità.

Lo studio mette in evidenza una serie di ritardi e inadempienze da parte della struttura sanitaria a dispetto anche delle rassicurazioni più volte fornite dai vertici dell’azienda sanitaria e dalla Regione per quanto riguarda, ad esempio, le liste d’attesa. "Su 187 tempistiche previste dai protocolli, ben 117 non vengono rispettate– dicono Impannati e Caporali – mentre solo 70 tempistiche su 187 vengono garantite". Tra i tanti dati che emergono c’è anche quello della forte coincidenza tra i tempi massimi di attesa per le prestazioni sanitarie i tempi medi.

"Ciò significa – spiegano i due ricercatori – che in 98 casi su 187 una prestazione sanitaria viene fornita ai cittadini nel tempo massimo di attesa che è previsto dalle normative e non prima". Le prestazioni vengono dunque garantite non in maniera tempestiva ma solo alla fine del tempo massimo fissato per eseguirle. Il quadro che ne emerge è preoccupante non solo perché viene dimostrata la presenza di carenze nelle risposte fornite ai pazienti, ma soprattutto perché queste difficoltà finiscono inevitabilmente per favorire la crescita esponenziale dei centri di cura e delle cliniche private, come sta effettivamente accadendo da un decennio ad Orvieto ed il cui motivo è anche legato alla lentezza nell’erogazione dei servizi da parte dell’ospedale. L’associazione Prometeo ha anche avanzato la proposta che venga istituito un ente autonomo, come accade in Toscana, per monitorare il livello di gradimento dei servizi sanitari da parte dei cittadini che potranno rispondere a dei sondaggi.

Cla.Lat.