Premio Anci, ’’menzione’’ per la guida su Burri

E’ la prima volta che in Italia si realizza un’opera per un museo con la comunicazione aumentativa alternativa. Al lavoro anche giovani con disabilità

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Menzione speciale del Premio "Anci Innovazione e sviluppo Next Generation 2022" per la guida dedicata all’opera di Alberto Burri: una guida speciale perché è la prima per un museo in Italia scritta con la comunicazione aumentativa alternativa da dieci giovani con disabilità cognitiva e verbale. Ieri a Bergamo, nell’ambito dell’assemblea nazionale Anci, c’è stata la consegna del prestigioso riconoscimento. La guida è il risultato di circa 8 mesi di lavoro curato da giovani con disabilità tra i 17 e i 25 anni, che insieme a tre educatori si sono chiamati "Le sfumature di Burri" e hanno svolto a diretto contatto con le opere del maestro tifernate le attività di documentazione e redazione dei testi, sotto la supervisione tecnica di una logopedista esperta in comunicazione aumentativa alternativa. Il Comune nei mesi scorsi aveva accolto l’invito di Anci Piemonte a partecipare al premio decidendo di candidare il progetto attuato all’interno di Agenda Urbana – "La città su misura" rappresentato dalla "Guida Museo Burri – ex seccatoi del tabacco", realizzata in Comunicazione Aumentativa Alternativa CAA, e alla cui realizzazione ha contribuito uno staff composto da educatori, logopedista e un gruppo di 10 giovani disabili. La candidatura ha superato le due diverse fasi, 325 i progetti presentati, ed è stato inserito nella rosa dei vincitori e dei menzionati speciali. La premiazione si è svolta a Bergamo nel corso dell’Assemblea Nazionale di Anci che ha premiato le buone pratiche e i progetti innovativi della pubblica amministrazione per il miglioramento della qualità dei servizi nei settori di intervento previsti dalla Commissione Europea. La guida si compone di 20 pagine di foto e simboli che raccontano a tutti i visitatori dell’esposizione degli Ex Seccatoi del Tabacco, prima di tutto a chi ha difficoltà comunicative e relazionali come gli autori dell’opuscolo, la produzione del maestro che a Città di Castello ha lasciato in eredità una delle più grandi collezioni al mondo di un singolo artista, con circa 500 opere. Il premio è stato ritirato dal sindaco Luca Secondi, all’assessore alle politiche sociali, Benedetta Calagreti e alla responsabile del servizio comunale che ha coordinato il progetto, Brunella Bologni.