
Il geometra Rodolfo Valentini
"Condannato per un reato che non esiste". Sono le parole del geometra Rodolfo Valentini, titolare della “Modonna delle Grazie“, l’azienda che ha realizzato i palazzi della Posterna. Dopo la sentenza definitiva di terzo grado con cui i palazzi sono stati ritenuti abusivi e quindi da demolire, circa sette anni fa è arrivata l’ordinanza di demolizione, emessa dai giudici di Firenze, che però hanno invitato il Comune a individuare una soluzione alternativa anche nell’interesse delle persone che hanno acquistato quegli appartamentii all’interno di due palazzi, realizzati, comunque, con licenza edilizia rilasciata dal Comune.
"Alcuni dei casi giudiziari italiani di maggior rilievo sono tornati in discussione – afferma Valentini – la sentenza dei palazzi della Postrerna deve essere annullata perché io sono stato condannato per una “lottizzazione abusiva“ e questo reato non esiste. Qualcuno mi deve spiegare come è possibile che nello stesso comune, per reati analoghi e per un caso praticamente identico, gli stessi dipendenti pubblici e gli altri imputanti sono stati assolti mentre le persone coinvolte, nel nostro caso, sono state tutte condannate. C’è quantomeno un’anomalia e credo che questa situazione renda difficile trovare quella alternativa alla demolizione che la magistratura di Firenze ha sollecitato".
La vicenda è complessa perché “La Madonna della Grazie“ ha citato il Comune per oltre 4 milioni di euro di danno, ma anche gli stessi proprietari delle case hanno citato sia il Comune che il costruttore, chiedendo un risarcimento danni di oltre un milione di euro. La prima sentenza dovrebbe arrivare a ottobre mentre per la seconda bisognerà attendere il 2026. "Ho 84 anni – conclude il geometra Valentini – e gli ultimi 18 li ho passati a occuparmi di questa incredibile vicenda giudiziaria tutt’ora irrisolta. Sto valutando l’ipotesi di denunciare la magistratura, ma so che non sortirebbe alcun effetto. L’ultimo incontro ufficiale con l’amministrazione comunale fu con l’ex assessore all’urbanistica Francesco Flavoni, poi più niente. La soluzione ci sarebbe: il Comune sana l’abuso e acquista il pianoterra del palazzo a fronte della rinuncia alla richiesta di danni. Credo che questa soluzione potrebbe trovare anche il favore dei proprietari degli appartamenti che per assurdo pagano Imu e Tari su un immobile abusivo.
D. M.