REDAZIONE UMBRIA

Post sisma, nodo-sfollati A rischio la permanenza di 6 famiglie nella palestra

La Regione ha deciso di chiudere il centro d’accoglienza il 30 giugno. Problema alloggio per tredici. Cgil: "Nessuno sia lasciato senza un tetto". .

Post sisma, nodo-sfollati A rischio la permanenza di 6 famiglie nella palestra

Rischia di trasformarsi in un bel problema la permanenza nella palestra di Pierantonio di sei famiglie (13 persone) sfollate a causa del terremoto. Sullo sfondo la decisione della Regione di chiudere il 30 giugno il centro d’accoglienza, contando sul fatto che tutti gli sfollati avessero accettato il Contributo di autonoma accoglienza (i sostanziosi fondi Cas messi a disposizione con lo stato di emergenza). Ma così non è stato e la macchina fin qui oliatissima del Comune, che ha già sistemato 175 i nuclei familiari grazie ai Cas, rischia di incepparsi, mentre si profila uno scontro tra Comune e Regione da una parte e il sindacato dall’altra. È la Cgil a protestare con il segretario perugino Simone Pampanelli, chiedendo che "nessuno sia lasciato senza un tetto sopra la testa" e che il termine perentorio di venerdì 30 giugno di lasciare la palestra sia spostato. Con Pampanelli i sindacalisti Fabrizio Fratini ed Euro Angeli, che l’altro ieri hanno partecipato ad una assemblea davanti al centro di accoglienza. Con loro - dice la Cgil - "decine di cittadini, molti dei quali tutt’ora ospiti della palestra, in condizioni rese sempre più insopportabili dal caldo e dalla precarietà a cui sono costretti". "Il problema è che queste persone non sanno dove andare – dice Pampanelli – perché il mercato degli affitti privati li respinge, in certi casi anche con intollerabili fenomeni di razzismo e con richieste economiche esorbitanti (depositi cauzionali e anticipi da migliaia di euro). In più il paradosso che essendo stati fin qui ospitati nel centro di accoglienza non hanno nemmeno diritto agli arretrati del Cas, come tutti gli altri terremotati". Pampanelli rimarca: "Abbiamo già informato il prefetto e chiesto un incontro urgente all’amministrazione comunale, che non può disinteressarsi di queste situazioni".

Il Comune intanto ricorda come con la delega al terremoto al vicesindaco Annalisa Mierla sia stata creata una struttura ad hoc composta da cinque membri con a capo Graziano Scurria, e come ad oggi siano "ben 175 nuclei familiari destinatari del contributo". "A decorrere dal 30 giugno – rimarca l’amministrazione – il Comune erogherà il Cas, comprensivo delle somme dovute dalla data di dichiarazione di inagibilità dell’immobile e compresa la quota mensile di luglio pur ancora non maturata, per agevolare la ricollocazione delle ultime persone che rimaste nella palestra in carico alla Pubblica amministrazione".

Pa.Ip.