Post-alluvione, summit con i sindaci

Provincia a confronto con i primi cittadini dell’Alta Umbria. Al via i lavori per la riapertura della Flaminia

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Proseguono i sopralluoghi e le verifiche nelle zone colpite dall’alluvione che nella scorsa settimana ha sconvolto alcune aree dell’Alta Umbria. Nella giornata di mercoledì, infatti, la presidente della Provincia ed il consigliere delegato alla viabilità, affiancati dal personale tecnico, hanno incontrato direttamente i sindaci di Pietralunga, Scheggia e Pascelupo e Gubbio, telefonicamente gli altri. Nell’occasione è stato fatto il punto sugli interventi effettuati, sia con mezzi propri che con l’ausilio di ditte private, coinvolte per le tante e gravi criticità lungo tutta la rete viaria. Nel dettaglio, a Pietralunga lungo le provinciali di Pietralunga (in loc. Corniole) e Nogna, a Scheggia e Pascelupo "Eugubina", Arceviese, 225 di Rancana e 226 di Isola Fossara, nel territorio di Gubbio la 208 di San Bartolomeo, "204" di Nogna, "20"7 di Cà Cambiucci e 205-4 di Mocaiana. Interventi anche ad Umbertide sulla 3Bis Tiberina per rimuovere l’enorme quantità di materiale legnatico a ridosso del ponte sull’Assino a Montecorona, a Montone lungo la 201 di Pietralunga. Secondo quanto riferito dai tecnici provinciali, al momento è garantita la percorribilità su tutta la rete stradale, ma ora si dovrà intervenire per una definitiva sistemazione, per la quale serviranno diversi milioni di euro.

Molto rilevanti i danni che hanno portato alla chiusura della Strada Statale Flaminia, nel tratto che va da Scheggia fino a Cantiano, fa sapere invece la Regione. Anas si è impegnata nel procedere entro pochissime settimane ad una prima riapertura, anche parziale, a senso unico alternato, grazie alla consegna del cantiere all’impresa individuata con un accordo quadro, superando in questo modo le lungaggini tradizionali. Ed il Comune di Scheggia ha messo a disposizione un terreno ove depositare i materiali che sono franati sulla Flaminia.

Intanto, firmata dalla Presidente Tesei, la Regione Umbria ha inoltrato la richiesta dello stato di emergenza nazionale. Arriverà sul Tavolo del Governo e, se accolta, consentirà anche all’Umbria, insieme alle Marche, di avere a disposizione le prime risorse necessarie per far fronte agli interventi che sono stati realizzati o che si stanno realizzando nei dieci comuni che al momento hanno fatto pervenire segnalazioni e cioè Pietralunga, Scheggia e Pascelupo, Gubbio (i danni del patrimonio pubblico sono stati calcolati già in oltre due milioni di euro, senza contare le attività economiche e le strutture private), Costacciaro, Montone, Città di Castello, Sigillo, Monte Santa Maria, Nocera Umbra e Gualdo Tadino. L’assessorato regionale alla Protezione Civile sottolinea l’urgenza dell’approvazione della nuova Legge regionale, in attesa delle necessarie coperture finanziarie per i casi in cui le emergenze non fossero coperte dal sistema nazionale ma rimanessero di competenza regionale. Si avviano a conclusione le operazioni di supporto che la Colonna mobile della Protezione Civile dell’Umbria sta svolgendo a Senigallia. Le attività delle squadre umbre si potrebbero chiudere entro la prossima settimana. G.B.