Pnrr, l’ora delle scelte . A rischio i 180 milioni dedicati ai piccoli Comuni

Tesei: "Opere non compatibili con i tempi del Piano ma che potranno essere finanziate in altro modo. Certa che sapremo condurre a termine i progetti".

Pnrr, l’ora delle scelte . A rischio i 180 milioni dedicati ai piccoli Comuni
Pnrr, l’ora delle scelte . A rischio i 180 milioni dedicati ai piccoli Comuni

"Il Governo vuol capire se alcuni progetti siano compatibili o meno con il termine di ultimazione che è il 2026: non è che stiamo scegliendo dove togliere, ma piuttosto sulla compatibilità dei tempi, per questo si parla di ‘spiazzamento’, riguarda opere non compatibili coi tempi, ma che potranno essere finanziate in altro modo". Presto arriverà l’ora delle scelte per il Pnnr dell’Umbria. Ieri mattina la Governatrice, Donatella Tesei (nella foto), ha risposto a due interrogazioni in Consiglio regionale, da parte di consiglieri del Pd e della Lega. Interrogazioni in cui è stato chiesto di capire a che punto è l’Umbria con i progetti. La presidente Tesei ha ricordato che per la Regione Umbria si tratta di risorse per 3,51 miliardi di euro e sono state assegnate per 3.449 progetti. Altra fase la messa a terra dei progetti in base alle norme. Teniamo presente – ha aggiunto - che ci sono progetti interregionali su infrastrutture. Su 3,5 miliardi intercettati, 285 progetti sono sopra il milione di euro, la quasi totalità dell’ammontare del Pnrr, ma gli altri piccoli e piccolissimi progetti, per lo più comunali su scuole, asili, rigenerazione urbana, a causa delle potenziali variazioni del Pnrr, stima di 180 milioni, potrebbero essere oggetto di ‘spiazzamento’ ma oggi non ci sono certezze in merito". A rimetterci dunque potrebbero essere i progetti e i Comuni più piccoli. "Sottolineo il grande ruolo attuativo dei Comuni che, se non su progetti di taglio alto, avrebbe comportato lo snaturamento di parte del Pnrr e problemi gestionali per tutti, poiché le linee di attuazione sono molto rigide – ha continuato –. Quanto all’attuazione del Pnrr, lo strumento di monitoraggio esiste, è il Regis, cui abbiamo accesso diretto e i cui dati cambiano continuamente. L’Umbria è soggetto attuatore per 400 milioni di euro su 3,5 miliardi (11% del totale). L’89% del Pnrr Umbria è gestito da aziende di Stato, la criticità del totale dei progetti, di cui il 40% avviati, porta a impegnarci per mantenere l’Umbria quale modello virtuoso per aggiudicarsi le risorse e per l’attuazione. Per le opere e i vari progetti sarà necessario trovare copertura dove possibile. Abbiamo dato mandato al Direttore – ha concluso Tesei – di creare una squadra e sostenere l’operatività dei Comuni anche con l’aiuto dei privati. Dobbiamo limitare i problemi dovuti alle criticità di cui parlavo, sono certa che sapremo condurre a termine i progetti".