REDAZIONE UMBRIA

Pmi, sostenibilità (quasi) sconosciuta

Cardoni (UniPg): "Le aziende umbre hanno bassa conoscenza dei fattori legati alle prospettive ambientali. Unica eccezione, il tessile"

Nel "pianeta" delle piccole e medie imprese del manifatturiero umbro, i fattori sulle prospettive dell’ambiente (Environment), della società (Society) e del governo aziendale (Governance)- i cosidetti Esg legati alla sostenibiltà - sono ancora poco conosciuti e apprezzati. E quando lo sono, vengono limitatamente implementati e comunicati. A rivelarlo una ricerca che è stata sviluppata attraverso una tesi di laurea da Simona Biasco e illustrata per Agenzia Umbria ricerche da Andrea Cardoni, docente di Economia e Organizzazione aziendale all’Università di Perugia. Ben 108 le aziende della nostra regione interpellate, imprese manifatturiere umbre con fatturato compreso tra i 10 e 50 milioni di euro, con interviste agli ad, che per ruolo hanno una maggiore visione di insieme sui processi gestionali, sui modelli di rendicontazione e sulle più rilevanti novità regolamentari. I quattro settori più rappresentativi registrano però punteggi piuttosto bassi sulla conoscenza delle dinamiche sostenibili, con la sola eccezione del comparto dei macchinari e apparecchiature, appena poco sopra la media. I risultati migliori nei settori della plastica, cartario e tessile, più esposti alle pressioni competitive e regolamentari. È soprattutto il Tessile che registra il punteggio più alto. Secondo Cardoni "sarebbe auspicabile che ogni azienda avvii una riflessione strutturata sull’impatto strategico della sostenibilità nel proprio modello di business, definendo una "road map" di iniziative da implementare nel medio-lungo termine. Ancora meglio – aggiunge - se ad accompagnare questo cambiamento vi fosse il sostegno delle istituzioni, anche attraverso agevolazioni sulla formazione o sulla redazione di report-sostenibilità".

Il docente spiega infatti che in Umbria "l’approccio alla sostenibilità è molto reattivo, in risposta a specifiche esigenze o richieste provenienti da stakeholder rilevanti" e che "i processi di rendicontazione verso l’esterno seguono un approccio adempimentale, limitato agli aspetti amministrativi. Le ricerche dimostrano che tante Pmi realizzano significativi risultati sul fronte sociale e ambientale, che però non sono inseriti in un quadro organico e adeguatamente comunicati all’esterno, rinunciando ai relativi benefici in termini di posizionamento". Secondo Cardoni quindi "vanno sviluppate nuove specializzazioni, integrate le professionalità, introdotti nuovi profili, interni ed esterni, in grado di rafforzare la cultura manageriale necessaria per trattare con la dovuta consapevolezza i fattori Esg. Sfida che vede coinvolte non solo le aziende ma anche istituzioni, professionisti, banche, università e associazioni di categoria".