La fortuna di essersi trovata nel lato giusto della scrivania, di non essere stata seduta al suo posto davanti al pc improvvisamente ricoperto dai calcinacci, piovuti dal controsoffitto del terzo piano dell’edificio di via XIV settembre che ospita il distretto sanitario. E che la dipendente ha visto crollare a un passo da lei. Edificio in evidente condizione di “sofferenza“, circondato in parte da una impalcatura che è lì da anni e in cui ieri sono arrivati i vigili del fuoco per un sopralluogo a cui hanno preso parte anche tecnici e vertici dell’Usl 1. Al loro rientro al lavoro, diversi dipendenti hanno preferito rimanere fuori. Un accenno di protesta a cui è seguita l’indicazione da parte della direzione di rimanere all’esterno. Concluso il sopralluogo, il terzo piano è stato chiuso. Interdette, inoltre, anche altre stanze. Al terzo piano si trova il servizio farmaceutico; il crollo è avvenuto in un ufficio del servizio stesso e in quello psicologico giovanile. Il primo, rende noto l’azienda sanitaria, sarà trasferito a Madonna Alta, nei locali vicino all’ex Centro salute; il secondo, invece, andrà in maniera provvisoria nei locali destinati alla formazione aziendale, vicino all’hospice. Per i restanti servizi la direzione ha assicurato, ai dipendenti incontrati ieri mattina stessa a margine del sopralluogo, un’accelerazione nei lavori di ripristino. I sindacati non nascondono la preoccupazione per le condizioni in cui si trova lo stabile. Condizioni difficili, sottolinea Emiliano Mercantini, segretario amministrativo di Perugia del Nursind, tanto per i lavoratori che per l’utenza. "Dal 2022 abbiamo segnalato le condizioni di estremo degrado del palazzo, perché i calcinacci di giovedì non sono il primo episodio, questa struttura ha un evidente deficit che deve essere colmato trovando rapidamente una soluzione adeguata. Da parte nostra non possiamo che continuare a vigilare affinché gli impegni presi dall’azienda si concretizzino nel rispetto di chi lavora e di chi usufruisce del servizio".
"La maxi-caduta di calcinacci rende ormai indifferibile e urgente lo spostamento di tutte le prestazioni. È grave quanto accaduto, ma ancor più grave è la miopia delle amministrazioni pubbliche e l’incapacità di adeguata programmazione dei lavori di ristrutturazione, con la dovuta attenzione per l’incolumità dei cittadini e dei lavoratori. Così come grave è la mancanza di una visione ampia per la destinazione delle strutture" sostengono, inoltre, Vanda Scarpelli, segretaria della Cgil, Renzo Basili, segretario Spi Cgil di Perugia-Torgiano-Corciano, e Donatella Renga, segretaria Fp Cgil di Perugia.