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Piove poco e ’male’: sos siccità "Meno eventi ma più intensi"

L’esperto: "La media decennale non varia di molto, però le precipitazioni sono sempre più forti e sporadiche e i terreni non assorbono". Grandi differenze da zona a zona della regione

Piove poco e ‘male’. Si può riassumere così anche questo lungo periodo di profonda siccità che sta caratterizzando gran parte del Paese e da cui l’Umbria purtroppo non si salva. Un periodo di siccità iniziato ormai nella primavera scorsa e che si protrae da quasi un anno: c’è stata una breve parentesi autunnale che però non è stata così foriera di piogge come ci si attendeva. E questo ha riacceso in questi giorni i fari su invasi, fiumi e laghi che stanno soffrendo maledettamente.

A guardare i dati della piovosità (tratti da Lineameteo.it) si nota la grande irregolarità delle piogge non solo di anno in anno, ma anche da zona a zona: la media in Umbria è di circa 850 millimetri all’anno, ma è evidente come questo 2021 sia stato molto problematico. Nella stazione di Perugia Centro ne sono caduti 528 millimetri, a Castiglione del Lago 758, a Città di Castello 590 e a Gubbio 688. Peggio di tutti ha fatto Terni con 450 millimetri e a Foligno ne sono caduti 667. Dall’istogramma si nota la differenza con gli altri anni e le diversità da zona a zona dell’Umbria. Ma ormai, come testimoniano le cronache degli ultimi mesi, la piovosità cambia nelle diverse aree delle città, a testimonianza di eventi sempre più estremi. "Di anno in anno gli scenari cambiano repentinamente – spiega Fabio Pauselli di Umbria Meteo -, basta confrontare il 2020 con il 2021: uno sopra media ed uno di molto sotto. L’Appennino un po’ si salva rispetto all’ovest della regione, inoltre va detto che la media decennale non varia di molto ma diminuiscono i giorni annui di pioggia, vuol dire che quando piove lo fa in maniera molto intensa. E questo è un problema per i terreni che ne assorbono di meno". E nelle prossime settimane non sembra esserci nessuno sblocco: pare proprio che la siccità proseguirà per tutto il mese.

La speranza adesso è per marzo e aprile. "Dagli ultimi aggiornamenti – riprende Pauselli – avremo meno nuvolosità del previsto e rischio piogge quasi nullo fino a domani. Mentre la seconda perturbazione, tra lunedì 14 e martedì 15 febbraio, sembra poter entrare più decisa e riuscire a portare sull’Umbria un po’ più di precipitazioni del previsto, nulla di eccezionale ma di questi tempi è già qualcosa". L’Osservatorio Anbi (l’Associazione nazionale consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue), rileva che nella Bassa Valle del Tevere, la portata dei corsi d’acqua è in linea con le annate più siccitose mentre a Montemolino di Corbara il valore della portata è il più basso del decennio, con un livello inferiore di oltre due metri e mezzo rispetto a un anno fa.

E il Trasimeno? L’altezza idrometrica è la più bassa dal 2010. Diverso il discorso per le temperature. "Nel resoconto mensile del Cnr si certifica un gennaio non molto caldo per l’Italia –conclude Pauselli -, addirittura con valori prossimi alle medie per l’Umbria. Il tutto più i meno simile a dicembre".

Michele Nucci