REDAZIONE UMBRIA

Piegaro ha una nuova giovanissima sindaca

Soraya Ricci si cimenta per la prima volta con un’esperienza nelle istituzioni dello Stato insieme ad altri 13 ragazzi della scuola

A Piegaro c’è una nuova giovanissima sindaca. A cimentarsi per la prima volta con un’esperienza nelle istituzioni dello Stato sono i 13 ragazzi, frequentanti la scuola secondaria di primo grado e la scuola primaria, che sono stati eletti dai loro compagni per entrare a far parte del nuovo Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, insediatosi nella sala Consiliare del Comune di Piegaro. La nuova sindaca è Soraya Ricci e tutta la sua squadra, composta da studentesse e studenti motivati sembra avere le idee ben chiare. Il neoeletto CCR e la Sindaca hanno già attribuito le deleghe a tutti gli assessori e le assessore. Cinque le deleghe assegnate sulle materie di: Scuola, Ambiente, Sport, Gentilezza, Solidarietà. Colpiscono in particolare le ultime due deleghe indicate dalla Sindaca in erba proprio per la sensibilità dimostrata nella scelta, segno evidente che i ragazzi percepiscono l’urgenza di un mondo in cui quei valori vengano portati avanti. I consiglieri, anche i più giovani, affiancheranno gli Assessori nel lavoro e nel portare avanti i progetti. "Questo progetto, molto importante per l’intera Amministrazione - le parole del sindaco "senior" Roberto Ferricelli che ha stretto la mano alla sua nuova giovanissima collega - è una vera e propria palestra di cittadinanza attiva a cui la nostra amministrazione ha sempre creduto supportandolo anche con risorse economiche proprie". L’iniziativa è ispirata dal percorso avviato da Unicef verso la difesa del diritto ad associarsi sancito dalla Convenzione Internazionale dei diritti del bambino, con i Consigli dei Ragazzi - che orami vengono da anni rinnovati in tutti i Comuni dell’Unione del Trasimeno - si raggiunge una tappa importante nello sviluppo educativo ai valori costituzionali e nell’attuazione della democrazia. I ragazzi eletti in Consiglio dai loro compagni, potranno così confrontarsi, gestendo le conflittualità, verso la soluzione di problemi, formulando proposte per migliorare la comunità in cui vivono, anche grazie alla piccola disponibilità di risorse che gli viene messa a disposizione. Per loro vale lo stesso iter degli adulti, potranno proporre, consigliare, dare voce ufficialmente al loro punto di vista.