REDAZIONE UMBRIA

Piano fascista contro i pm scomodi L’avvocato folignate Menicacci finisce ai domiciliari a 91 anni

Gli accertamenti nascono dalle indagini per le stragi del 1992 nel corso delle quali sono state intercettate anche le conversazioni tra il legale e il suo collaboratore.

Piano fascista contro i pm scomodi L’avvocato folignate Menicacci finisce ai domiciliari a 91 anni

Un piano fascista "per la costituzione di un osservatorio delle attività della magistratura". Per questo, su disposizione del gip di Caltanissetta, l’avvocato Stefano Menicacci, è finito agli arresti domiciliari con un uomo a lui vicino che ha lavorato a lungo con lui, Romeo Domenico. Menicacci, 91 anni, è originario di Foligno. Sempre per la presunta attività “occulta“ che voleva colpire alcuni giudici e pubblici ministeri non graditi, il fondatore del Fronte nazionale ed esponente di estrema destra, Adriano Tilgher, è oggetto di un decreto di perquisizione. Con lui chiamato in causa anche un altro legale, Saverio Ingraffia, e un un docente universitario, Francesco Scala. Menicacci e Romeo sono accusati di false informazioni a pubblico ministero aggravate dall’aver mentito in un procedimento per strage. In una nota della Procura di Caltanissetta si spiega che il filone riguardante Menicacci non è collegato a quello relativo a Tilgher ed altri, "se non parzialmente e solo da un punto di vista probatorio". Da alcune intercettazioni telefoniche è emerso - si sottolinea - "un progetto ispirato dalla ideologia fascista (gli interlocutori si definiscono fascisti) di costituzione di un ‘Osservatorio’ delle attività della magistratura, del quale dovrebbero fare parte anche componenti occulti per colpire alcuni magistrati non graditi; progetto che, secondo gli interlocutori, è giù stato adottato". Nella nota degli inquirenti si chiarisce che "il progetto" su cui indaga avrebbe previsto "anche l’intento di ricevere l’avallo di altissimi livelli del potere esecutivo e di altri; avallo che gli associati affermano, nei loro colloqui, di avere già ottenuto. Nessun esponente delle istituzioni, è sottoposto ad indagini". Le perquisizioni - si ricorda - sono state decise per i reati di associazione a delinquere e per quelli previsti dalla legge Anselmi che punisce i promotori di associazioni segrete. Gli accertamenti sono stati sviluppati nell’alveo delle indagini per le stragi del ‘92 nel corso delle quali sono state intercettate delle conversazioni tra Menicacci e Domenico, la moglie di Stefano Delle Chiaie e Tilgher.