
L’Assemblea legislativa ha approvato a maggioranza il piano regionale dei rifiuti. Dopo un lungo dibattito, durato diverse ore, i voti favorevoli sono stati 13 (compreso quello di Andrea Fora) e sei i contrari mentre un consigliere (Donatella Porzi, Azione) si è astenuto. Respinti tutti gli emendamenti presentati dal capogruppo del Movimento 5 stelle Thomas De Luca e, uno, dal consigliere del Pd Michele Bettarelli. Inutile dire che il Piano gira attorono alla questione della realizzazione del termovalorizzatore che dovrà entrare in funzione entro il gennaio 2028. La sfida a questo punto è sapere dove verrà realizzato, ma sembra proprio difficile che lo sapremo pirma di un anno (almeno ufficialmente) dato che fra dodici mesi si vota per l’elezione del presidente e del Consiglio regionale e che una "patata" così bollente la maggioranza di centrodestra non se la prenderà di certo. A decidere il luogo sarà comunque l’Auri, Autorità umbra rifiuti e idrico che è composta dai 92 sindaci: il cerino è in mano proprio a loro...
Il vicepresidente della Giunta, Roberto Morroni evidenzia i tratti caratterizzanti del nuovo Piano: "Incentivazione al recupero di materia, con l’obiettivo di incrementare la raccolta differenziata al 75% rispetto all’attuale 68%; portare a meno del 10% anticipando così al 2030 il traguardo fissato dall’Ue per il 2035. Stesso traguardo sfidante per l’indice di riciclo dei rifiuti che ci poniamo di incrementare fino al 65% dall’attuale 57-58%, sempre entro il 2030". E poi il termovalorizzatore: "Garantirà la chiusura del ciclo dei rifiuti come avviene in Europa e nel Nord Italia". "Un piano - afferma il consigliere M5S, Thomas De Luca –, finalizzato alla costruzione di un impianto di incenerimento che porterà ulteriori costi sulle spalle dei cittadini e al peggioramento dell’emergenza ambientale". E poi il Pd che teme per l’ampliamento delle discariche: "Non è prevista una soluzione per la gestione della fase di transizione, da oggi alla costruzione dell’inceneritore. Una gestione del periodo intermedio che si prospetta caotica". Fuori intanto ieri mattina è andata in scena la protesta dei comitati del "no".
M.N.