Calciatore morto a 22 anni in un incidente, ecco chi era Petrit Jashari

Il ragazzo lavorava nella ditta di famiglia, ma aveva la passione per il calcio

Una parata di Petrit con la maglia dell'Arezzo Calcio

Una parata di Petrit con la maglia dell'Arezzo Calcio

Magione (Perugia), 22 gennaio 2023 - Petrit Jashari, 22 anni - morto a bordo del tir in un incidente a Cagli in provincia di Pesaro Urbino -  era nato il 3 aprile del 2000 a Castiglione del Lago. Genitori di origini albanesi, Petrit aveva un fratello gemello, Klevis, e una sorella più piccola.

Lavorava in una ditta di famiglia, ma la sua passione era per il calcio. Ruolo: portiere.

Era stato un portiere che aveva militato nelle giovanili prima del Gubbio (nella stagione 2014/15) , poi dell’Arezzo e del Siena (2017/18). Petriti lavorava nell’azienda di famiglia e per questo stava guidando l’autoarticolato Scania frigo col quale aveva fatto una consegna di generi alimentari a Cagli nel momento del tragico incidente. 

Inizia nelle fila del Magione, sotto la guida di mister Adelmo Biselli. Poi indossa le maglie delle formazioni giovanili con le divise di Arezzo Calcio, A.S. Gubbio 1910 e Robur Siena.

Nel suo profilo facebook qualche foto delle sue miraboli parate, i complimenti di amici e tecnici sportivi, e qualche frase stimolante per sé e gli altri. Ad esempio: "Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni ". E  poi anche una di Buffon: "Avevo 12 anni quando ho voltato le spalle alla porta. E continuerò a farlo. Finché gambe,testa e cuore reggeranno". Purtroppo,a 22 anni appena, è la vita ad aver voltato le spalle a Petrit.

Commozione profonda nella comunità umbra dove il giovane aveva molti amici. Cordoglio da parte del sindaco Giacomo Chiodini. "Una giovanissima vita spezzata per un nuovo drammatico incidente sul lavoro – scrive Chiodini –. La comunità di Magione tutta si stringe attorno alla famiglia Jashari, per la perdita di Petrit, autotrasportatore di soli 22 anni vittima di un disgrazia sulla strada per Cantiano. Non ci sono davvero parole per una tragedia così dolorosa. Ai genitori, ai familiari e agli amici arrivi la nostra più sentita vicinanza".

Il preparatore dei portieri della Berretti della Robur Siena

"Sono sconvolto dalla notizia. Era un ragazzo serio e il suo grande amore era indossare i guantoni". Andrea Augero, preparatore dei portieri della Berretti della Robur Siena durante il 2018 e oggi nello stesso ruolo per il Mazzola Valdarbia è addolorato e incredulo. E' stato lui a seguire Petrit Jashari. Augero ricorda le doti umane e atletiche del ragazzo con cui ha lavorato gomito a gomito. "Era serio e affidabile, obbediva sempre e aveva un grandissimo amore per il ruolo di portiere. Ricordo che conosceva a memoria i nomi di tutti i portieri dalla Serie A, fino ai dilettanti. Non era titolare fra i pali, si alternava con gli altri. Ma almeno 15 presenze a stagione in campo è sempre riuscito a portarle a casa. I compagni lo amavano: un giocherellone, sempre con la battuta pronta".