REDAZIONE UMBRIA

Per gli sposi Silvia e Damiano laurea-bis lo stesso giorno

Marito e moglie hanno discusso la tesi a Scienze della Formazione di Urbi a breve distanza l’una dall’altro. Condividono anche la passione per il teatro

Per gli sposi Silvia e Damiano laurea-bis lo stesso giorno

Insieme nella vita e nel giorno della laurea. La foto di Silvia Fancelli e Damiano Zigrino, entrambi di Città di Castello, moglie e marito, con la corona d’alloro in testa e la laurea sotto braccio, descrive un bel momento di felicità. Sposati da diversi anni, condividono anche parte del loro percorso professionale in Politheather e hanno appena fatto un altro passo, quello di prendere la seconda laurea nello stesso giorno. Lunedì 6 febbraio 2023 all’Università Carlo Bo di Urbino hanno discusso le loro due tesi, alla Facoltà di Scienze della Formazione, a distanza di poco tempo l’una dall’altro, nella medesima mattinata. Silvia, (che si era già laureata in Storia dell’arte a Perugia) ha discusso una tesi sulla chimica proponendo uno studio sul pregiudizio riguardo le materie scientifiche (relatore Mauro Formica). La ricerca è sviluppata nel progetto che Silvia porta avanti in collaborazione con Aboca Museum di Sansepolcro per raccontare e documentare le basi chimiche o la storia dei prodotti naturali, in modo teatrale e coinvolgente, per i più piccoli visitatori così come per gli studenti delle scuole. Damiano Zigrino (già laureato al Dams di Bologna) invece ha discusso una tesi sul teatro di figura incentrato sull’uso del burattino per l’insegnamento della lingua inglese (relatrice Patricia Barzotti). "Abbiamo fatto il bis... La terza laurea? No..ci fermiamo qui!", dicono sorridendo nella classica foto di rito dopo aver discusso le rispettive tesi e poco prima di ripartire per Città di Castello dove vivono e dove ha sede, nel centro storico in pieno rione Prato, il loro laboratorio teatrale. Entrambi nei mesi scorsi avevano ideato, realizzato e portato sul palco un raffinato spettacolo "Bubikopf-tragedia comica per pupazzi", per la regia di Neville Tranter.