Le pensioni d’oro dei politici, sfondato il muro dei 4 milioni. E c’è chi sfiora gli 8mila euro

Vitalizi degli ex consiglieri regionali: pubblicate le cifre con gli adeguamenti scattati dal primo gennaio. Si vedono aumenti mensili anche di 500 euro

Il consiglio regionale dell'Umbria

Il consiglio regionale dell'Umbria

Perugia, 27 aprile 2024 – Come da copione sono scattati gli aumenti per i vitalizi dei politici umbri: tra l’altro chi aveva un assegno già alto ha visto aumentare l’importo in modo più significativo rispetto a chi invece percepisce una ‘pensione’ (d’oro) meno ricca. Proprio il contrario di quanto accade nel mondo reale. Tanto per fare un esempio: l’ex consigliere regionale e assessore, Maurizio Rosi che nel 2023 a fine mese percepiva 7.352 euro (lordi), da gennaio ‘24 in un sol colpo è passato a 7.749. Cinquecento euro in più.

Una cifra monstre che riguarda tutti gli ex consiglieri, ottenuta grazie a quel meccanismo di continua rivalutazione degli assegni vitalizi che nel 2024 per la la prima volta, verranno a costare agli umbri oltre 4 milioni di euro. Già, perché inflazione galoppante e adeguamenti alle norme, hanno fatto sì che dal primo gennaio di quest’anno ci siano stati aumenti secchi tra il 5,5 e il 6 per cento. Ragion per cui – restando così le cose – a fine anno nel bilancio del Consiglio regionale il costo salirà a 4.012.276 euro (al netto di oneri e quant’altro a carico dell’ente), ben 150mila euro in più del 2023, quando l’importo complessivo per i 101 ex politici di Palazzo Cesaroni era di 3.862.000 circa di euro.

Addirittura rispetto a 2 anni fa, l’incremento è stato di 466mila per il bilancio dell’Assemblea legislativa (3,545 milioni era infatti scritto alla voce vitalizi). Insomma, tanti numeri per spiegare l’irrefrenabile corsa di queste pensioni d’oro – legittime sia chiaro – di cui anche l’Umbria porta il ‘fardello’. I dati degli ultimi tre mesi sono stati appena pubblicati nel sito del Consiglio regionale dell’Umbria, elenco dal quale emerge che al momento non c’è l’ingresso di nuovi ex consiglieri che nel frattempo sono scesi a quota 100. Ognuno di loro porta a casa in media 40.122 euro all’anno, 3.347 euro al mese (sempre al lordo delle imposte): nel 2022 la media mensile era di circa 2.870 euro, con un aumento quindi di 500 euro nel giro di due anni (che fanno seimila euro in più ogni dodici mesi). Queste la cifre medie, con i casi singoli (i primi cinque per gli importi più elevati) che meritano una citazione: detto di Rosi, c’è poi Massimo Mantovani passato dai 6.790 euro del ‘23 ai 7.346 di quest’anno; oppure Lamberto Bottini che è salito da 6.883 a 7.254 euro. Ada Girolamini da 6.220 a 6.556 euro e Giulio Paganelli da 6.206 a 6.541. Così è.