
La vittima in una foto del suo profilo Facebook
Terni, 9 marzo 2015 - Nelle prossime ore il pm Camilla Coraggio dovrebbe nominare un perito chiamato a svolgere gli accertamenti tecnici sull'attrezzatura utilizzata da Massimiliano Piraccini, il paracadutista 42enne morto ieri, dopo un lancio, nei pressi dell'aviosuperficie Leonardi di Terni.
Oltre ai due paracadute il perito dovrebbe esaminare anche la telecamera che era sul casco di Piraccini sequestrata ieri. L'uomo era infatti solito riprendere i lanci. L'esperto dovrebbe infatti visionare le eventuali registrazioni contenute nella videocamera. Il magistrato nelle prossime ore darà anche l'incarico per l'autopsia.
In base ai primi accertamenti della squadra volante l'uomo, dopo essersi lanciato da un'altezza di circa 4.000 metri, avrebbe regolarmente attivato il paracadute, che però - stando anche alle testimonianze raccolte nei pressi dell'aviosuperficie - non si sarebbe aperto completamente. Piraccini avrebbe allora tentato di ricorrere al paracadute di emergenza, ma la manovra sarebbe stata avviata a troppa poca distanza dal terreno. L'uomo, definito da chi lo conosceva "molto esperto e scrupoloso", è così precipitato in un campo a circa un chilometro dall'aviosuperficie.