Panicale in tv. Ed è boom di turisti

Il borgo si riempie negli stessi giorni in cui su Sky e Nowtv vanno in onda le puntate della serie girate qui

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L’arte e la fiction tra "Volpe… Orso, Lupo e Bufale". Un’alchimia perfetta per il borgo di Panicale che si riempie di turisti e visitatori negli stessi giorni in cui su Sky e Nowtv vanno in onda le puntate della serie girata la scorsa primavera in questo spicchio di Umbria. Forse una coincidenza ma, nelle ore dell’aperitivo in particolar modo, piazza Umberto I è gremita. I tavolini sono pieni e popolati di turisti dall’accento anglosassone che tra spritz e calici di vino bianco sembrano dei perfetti personaggi de "La Signora Volpe", sarà suggestione? Possibile, perché sta di fatto che contemporaneamente va in onda la serie tv che narra le avventurose vicende di un’agente dei servizi segreti italo-inglese, che per una serie di coincidenze decide di trasferirsi proprio a Panicale, e le scene del borgo in questi giorni appaiono del tutto simili. Sylvia, la protagonista interpretata dall’attrice Emilia Fox, è una donna bella e intelligente di circa 40 anni, ma in realtà pochi sanno che parla anche fluentemente 5 lingue, ha una conoscenza enciclopedica di ogni arma esistente ed è cintura nera di judo. E soprattutto è un’agente segreto dei servizi britannici. In occasione del matrimonio della nipote Alice, figlia della sorella Isabel, che ha sposato un medico di Panicale, Sylvia fa un viaggio in Italia, che è anche introspettivo. Il giorno delle nozze, il fidanzato di Alice, un affascinante ricercatore universitario, sparisce. Lasciando però alle sue spalle un ingombrante e misterioso cadavere in giardino. Le riprese a Panicale si sono concentrate nel centro storico. Ad arricchire questo delizioso quadro arrivano delle enormi figure… con tutto il loro carico di energia e vitalità sono a Panicale ci sono "Orso", "Lupi" e "Bufale", sculture in alluminio firmate da Davide Rivalta. Merito del neonato centro per le arti "L’Arca di Pan", ricavato negli spazi dell’ex frantoio di Viale Regina Margherita, che ha dedicato al provocatorio scultore bolognese uno specifico evento. Ogni creatura gorilla, ghepardo, orso o lupo che sia, possiede caratteristiche e qualità singolari che la connotano con una riconoscibile e precisa animalità.

"Gli animali di Rivalta – per la critica – sono spesso delle provocazioni, poiché abbandonando la funzione simbolica che hanno avuto nel corso dei secoli ritrovano la loro più profonda essenza". Come appunto le tre opere giunte in Umbria su invito dell’Arca di Pan. Un orso e due lupi (in piazza a fare "la guardia" alla fontana) e tre Bufale (accanto alla piazza principale che sembrano dirigersi verso il lago) oppure collocate tra gli olivi della campagna di Panicale a pochi passi dal centro storico, capaci di vivere di vita propria come fossero realmente tre esemplari lasciati liberi di muoversi in natura. Istallazioni che meritano una visita al borgo e perché no, un aperitivo in piazza in pieno spirito "della signora Volpe".

Sara Minciaroni