"Palio, rispettato il Piano sicurezza"

Città della Pieve, il sindaco Risini chiarisce: "Nuova formula, aumentati gli accessi e i benefici per le attività"

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Resta la sicurezza il tema cruciale dei grandi eventi. Il Palio dei Terzieri recentemente concluso a Città della Pieve si è portato dietro uno strascico di reazioni, per come appunto sono state gestite presenze e transennamenti. Tanto che il Comune ha deciso di rendere noti alcuni chiarimenti. "In risposta a qualche post che via via ho letto sui social riferiti ai festeggiamenti del Palio - spiega il sindaco Fausto Risini - mi preme precisare che per qualsiasi evento che viene organizzato, non si può prescindere da un Piano Sicurezza, il quale si basa sulle linee guida e sulla documentazione tecnica inerenti il pubblico spettacolo. Il Piano è soggetto al parere preventivo della Commissione di Vigilanza e quindi deve rispettare tutte le normative previste per la totale sicurezza dei partecipanti agli eventi. Dopo i famosi fatti di Torino le norme hanno assunto una particolare, ma anche legittima, rigidità".

E sulla chiusura di Piazza del Plebiscito verte la polemica, cioè per il venir meno di un corridoio di passaggio " Da quest’anno - ha spiegato Risini - per i festeggiamenti del Palio, abbiamo introdotto una nuova formula, quella di chiudere Piazza Plebiscito alle estremità, (Casalino e Vecciano); questa soluzione ci ha permesso di far seguire i nostri spettacoli a 2.000 persone in più rispetto agli anni precedenti. Nella Piazza, con questa soluzione e per effetto del Piano Sicurezza sopra citato, abbiamo potuto aumentare gli accessi fino ad un massimo di 700 persone per ogni spettacolo, quindi molti di più rispetto agli anni precedenti. Un eventuale corridoio per il solo passaggio avrebbe reso impossibile il conteggio e quindi difficoltoso il rispetto del vincolo delle 700 persone (due per ogni metro quadrato), con tutto ciò che avrebbe potuto comportare per la salute e l’ordine pubblico in capo al Sindaco. Sicuramente il piccolo disagio di dover allungare il percorso di qualche metro, per coloro che volevano recarsi oltre via Veneto o viceversa, può esserci stato, ma nulla rispetto ad altre Città anche vicine, nelle quali vengono chiuse addirittura tutte le porte di accesso. E’ mio parere che un beneficio ci sia stato anche per le attività, le quali hanno potuto contare sulla libera circolazione di tutte e 700 le persone presenti nella piazza, anziché di quelli che sarebbero potute passare attraverso un corridoio senza possibilità di fermarsi. Certamente il 2022 ha sancito una ripresa importante che per Città della Pieve direi esaltante confermando il grande prestigio e la particolare attrattività".