
Una delle volpi morte ritrovate dal Cfs
Norcia, 8 febbraio 2016 - E' stato un brutto colpo per il personale del Parco nazionale dei Monti Sibillini non avere avuto più notizie di Selana, la giovane lupa che era stata catturata a fine 2015 e poi rilasciata libera di correre tra le montagne umbro-marchigiane dopo l'applicazione del radio-collare. Quello stesso apparecchio che dal 19 gennaio scorso aveva smesso di trasmettere gli aggiornamenti di posizione dando luogo a tristi presentimenti. Purtroppo confermati dal successivo intervento del Corpo Forestale dello Stato i cui agenti, ricostruendo proprio grazie al radio-collare gli ultimi movimenti di Selena sono riusciti a scovare, a poca distanza dal confine marchigiano del Parco nazionale dei Monti Sibillini, una vera e propria discarica di carcasse di animali con molta probabilità catturati in attività di bracconaggio. E dopo questa scoperta, che ha portato gli agenti della Forestale all'arresto di un uomo residente nelle Marche con l'accusa di bracconaggio, è altamente fondato il sospetto che anche la lupa Selena possa essere stata catturata e uccisa. Nella casa del presunto bracconiere arrestato dalla Forestale sono stati trovati 40 fucili, di cui alcuni non denunciati e altri senza numero di matricola, e altri strumenti non autorizzati per la caccia.