"Non abbiamo ancora vinto, ma lo Stato è forte e compatto"

"Non abbiamo ancora  vinto, ma lo Stato è forte e compatto"

"Non abbiamo ancora vinto, ma lo Stato è forte e compatto"

“La strage di Capaci fu l’inizio della fine della mafia“. Sono le parole del Questore di Perugia Giuseppe Bellassai intervenuto, ieri mattina, all’istituto per Sovraintendenti della Polizia “Rolando Lanari“ di Spoleto, in occasione della giornata della legalità che si celebra come ogni anno il 22 maggio, giorno della tragica strage di Capaci. Anche gli agenti della Polizia della provincia di Perugia insieme agli allievi agenti dell’istituto di formazione spoletino, a 31 anni dai fatti, hanno voluto ricordare i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ma anche quei colleghi delle scorte che hanno perso la vita nel doppio attentato. Ad accogliere il questore di Perugia Giuseppe Bellassai il presidente del Tribunale di Spoleto Silvio Magrini Alunno e il vicesindaco Stefano Lisci è stata la direttrice della scuola, Maria Teresa Panone.

Per ricordare le vittime il questore ha deposto un omaggio floreale in prossimità del monumento ai caduti in segno di riconoscenza per tutte le vittime di stragi di mafia. "Non abbiamo ancora vinto – ha affermato il questore, ma lo Stato da quel giorno ha dimostrato di avere grande forza e compattezza per far indietreggiare l’arroganza e la violenza di ogni associazione mafiosa. Quei magistrati e quei colleghi che hanno sacrificato la loro vita credevano profondamente nelle persone che tutelavano e nei valori dello Stato".

Il questore rivolgendosi agli agenti: "Sono uomini che devono guidarvi nella vostra professione". Per ricordare quegli uomini la Questura ha voluto anche realizzare uno striscione con i volti dei giudici Falcone e Borselino, ma anche di tutti quegli agenti che hanno perso la vita nella stragi di via D’Amelio e di Capaci divenuto lo sfondo una significativa foto di gruppo “antimafia“.