CRISTINA CRISCI
Cronaca

Nel regno delle biciclette d’epoca. Tra libri antichi e noleggio vintage

“Registro Storico Cicli“ aprirà i battenti sabato in centro storico: un gioiello che vuole crescere

La sede in via Cacciatori del Tevere

La sede in via Cacciatori del Tevere

Una ciclofficina, una biblioteca dedicata e un bike sharing rigorosamente di bici d’epoca: proposte più uniche che rare in un luogo unico a Città di Castello. Si annuncia come un prezioso punto di riferimento per gli appassionati di cicli e ciclismo d’antan la nuova sede di “Registro Storico Cicli“ che aprirà i battenti in centro storico, in via Cacciatori del Tevere, sabato 31 maggio (inaugurazione alle ore 10). L’associazione, presieduta dal tifernate Silvio Antoniucci, è attiva su tutto il territorio italiano e porta avanti dal 2008 il progetto di valorizzare il patrimonio culturale legato al ciclismo e alle biciclette d’epoca. Già a Città di Castello, negli anni passati, il gruppo aveva curato l’organizzazione dei “Bianchi Days“; interi weekend dedicati alle mitiche bici Bianchi. La sede è stata concepita come un punto di ritrovo e condivisione per gli appassionati: "Negli spazi sarà attivata una ciclofficina popolare, con un ambiente dotato di attrezzatura specifica per la riparazione di biciclette d’epoca, un luogo dove i soci potranno confrontarsi, acquisire nuove competenze nel campo ed applicarle in prima persona". Data l’attrezzatura, associandosi, sarà possibile riparare e restaurare il proprio velocipede, avvalendosi della collaborazione e dell’esperienza dello staff. Tra le attività, l’associazione proporrà anche un particolare bike sharing, con cicli d’epoca. Nella sede sarà inoltre ospitata la biblioteca, uno dei fiori all’occhiello dell’associazione: "Questa collezione – tra le più vaste in Italia di questo genere, precisa il presidente Antoniucci – raccoglie cataloghi d’epoca, saggi e libri sul ciclismo che potranno essere utili anche per eventuali ricerche o studi". L’associazione, Registro Storico Cicli, è impegnata da anni nello studio del patrimonio ciclistico italiano e ad oggi è riconosciuta come curatrice dell’unico registro ufficiale per marchi come Bianchi, Atala, Maino, Umberto Dei, Wilier, Masi, Legnano, Wolsit, Perla e Gios. Il sito dell’associazione, in costante aggiornamento, conta 2 mila 500 pagine e 1500 cataloghi e riviste digitalizzate. Attivate varie partnership con il Touring Club Italiano o la Federazione Ciclistica italiana.