La città si affida ancora ad eventi espositivi di grande valore culturale e scientifico che garantiscono una sicura qualificazione oltre a ricadute sul piano turistico, promozionale ed anche economico.
E’ stata presentata ieri mattina con una conferenza stampa tenuta nel castello di Petroia, la mostra "Federico da Montefeltro e Gubbio: lì è tucto el core nostro et tucta l’anima nostra", in programma nel 2022 per celebrare i seicento anni della nascita del grande condottiero e mecenate delle arti nato proprio nel castello di Petroia il 7 giugno 1422.
Un evento già oggi al centro di grande attenzione, curato dal professor Francesco Paolo di Teodoro, con l’apporto di un comitato scientifico composto da Lucia Bertolini, Patrizia Castelli, Fulvio Cervini, Nicoletta Guidobaldi, Maria Rita Silvestrelli, Laura Teza.
Il progetto coinvolge, oltre al Comune di Gubbio, Urbino, il Ministero dei Beni Culturali, le regioni Umbria e Marche, privati. La conferenza stampa, introdotta e coordinata dall’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Gubbio Oderisi Nello Fiorucci, ha registrato i contributi del’assessore ai Beni Culturali della Regione Umbria Paola Agabiti, del sindaco Filippo Stirati ("un’operazione culturale che lascerà il segno, frutto di un intenso lavoro di rete") del sindaco di Urbino Maurizio Gambini, di Paola Mercurelli Salari, direttore del Palazzo Ducale di Gubbio.
Il curatore Francesco Paolo Di Teodoro ha spiegato che la mostra sarà allestita nel Palazzo Ducale, nei Palazzo dei Consoli e nel Museo Diocesano. Racconterà la vicenda umana di Federico con documenti originali e opere, il suo rapporto con Gubbio e con il Ducato dei Montefeltro. Nel Palazzo Ducale, ha spiegato, la figura di Federico verrà inquadrata nell’ambiente di corte di Gubbio, ricostruendone biografia "utilizzando medaglie e monete", nonché dipinti e lo Studiolo.
Nel Palazzo dei Consoli verrà illustrata la "cultura" di Federico, amante dei libri, e lo "faremo a partire dai testi che il duca ha realmente letto". Una seconda sezione riguarderà Federico uomo d’arme. Infine al Museo Diocesano verrà trattata la profonda passione del Duca per la scienza, la matematica,l’astronomia e l’astrologia". La mostra sarà integrata con una serie di itinerari in città e nel territorio per approfondimenti specifici. g.b.