Trentacinque spettacoli in tre giorni, prime assolute, grandi star ed eventi internazionali per un viaggio a ruota libera nel mondo dell’immaginazione, della fantasia e del sogno. Ecco la terza, scintillante edizione di “Narni Città Teatro”, festival che dal 17 al 19 giugno anima gli spazi culturali e gli angoli più nascosti di Narni – il Teatro Manini, il Teatro di Palazzo, aperto in via straordinaria prima del restauro, piazza dei Priori, il Chiostro di Sant’Agostino e quello di Fraporta - chiamando a raccolta tanti protagonisti del mondo teatrale, artistico-culturale e cinematografico.
“I mondi fantastici“ è il titolo della kermesse organizzata da LVF, di Ilaria Ceci insieme ai co-direttori Davide Sacco e Francesco Montanari, con il sostegno del Comun e il patrocinio del Teatro Stabile dell’Umbria. "Il cartellone è l’essenza di un’idea di teatro che esce dal luogo circoscritto e crea relazioni umane" ha detto Montanari, apprezzato e popolare attore che sarà tra i protagonisti della tre giorni (il 17 a mezzanotte con “Play House” di Martin Crimp) insieme a Romeo Castellucci, Filippo Nigro, Liv Ferracchiati, Stefano Sabelli, Nadia Baldi, Fabrizio Arcuri, Chiara Di Pietro, Francesco Brandi, la coppia Federica Rosellini e Daniele Russo insieme ai 99 Posse nella produzione LVF “Scritti sull’Arte“. Fino a Sabina Guzzanti (nella foto), narratrice protagonista del suggestivo appuntamento all’alba, domenica 19 giugno tra le rovine dell’Ala Diruta, dopo i precedenti con Moni Ovadia e Ascanio Celestini. Il programma è davvero ricchissimo. Ci saranno performance come “Il Terzo Reich” di Romeo Castellucci, installazioni come “Nella Solitudine dei Campi di Cotone” di Koltès con la regia di Mario Martone e il riallestimento di Fabrizio Arcuri. E poi tanti spettacoli teatrali da “Every Brilliant Thing”, diretto sempre da Arcuri con Filippo Nigro, anche protagonista, a “Uno Spettacolo di Fantascienza” di Liv Ferracchiati, "a Narni in prima regionale– ha detto Nino Marino direttore del Tsu – primo passo di una collaborazione per creare percorsi inediti in Umbria". Riflettori sulla compagnia perugina Occhisulmondo con “Nero“, riscrittura dell’Otello in prima nazionale e con un libro e poi incontri letterari, performance nella natura, spettacoli per più piccoli con “Ranocchio” e “Moun”, diretti da Fabrizio Montecchi fino ai progetti internazionali: per la prima volta in Italia la perfomance non verbale “Prefab” di Dominik Migač e Jakub Maksymov, da ricordare la performance inglese di parkour “Zoo Humans”, gli autori norvegesi, perfino il circo e e in prima nazionale “Figli di Abramo” per la ricca sezione di prosa.
Sofia Coletti