
di Sofia Coletti
"E’ bello sentirsi parte di un così grande evento internazionale, è davvero un’emozione poterci partecipare". Francesco Papini, 19 anni di Città della Pieve, un futuro da matematico e una sconfinata passione per il cinema, ha vissuto il suo momento d’oro alla Mostra del cinema di Venezia: vincitore umbro del prestigioso progetto nazionale “David Giovani”, è uno dei giurati, in rappresentanza del Cuore Verde, del Premio “Leoncino d’oro“, istituito da Agiscuola e promosso da Agis, Anec e Accademia David di Donatello. E’ uno dei riconoscimenti collaterali più importanti e significativi della Mostra, che è stato vinto da “Io capitano“ di Matteo Garrone mentre la Segnalazione Cinema For Unicef è andata a “Zielona granica” (Border Green) di Agnieszka Holland.
Francesco, come è nato l’amore per il cinema?
"Sono fresco di maturità scientifica all’Istituto “Calvino“ di Città della Pieve e la passione per il cinema l’ho sempre avuta. Mi piace vedere il mondo filtrato dallo sguardo e la sensibilità di qualcun altro, specie se è un grande regista. La scuola mi ha aiutato a coltivare questa passione".
Alla Mostra di Venezia come ci è arrivato?
"Con oltre seimila ragazzi di tutta Italia ho partecipato al concorso David Giovani e ho conquistato il primo posto con un saggio critico su “Siccità“ di Paolo Virzì. E così sono entrato nella giuria del “Leoncino d’oro“ della Mostra del cinema di Venezia: siamo una ventina di ragazzi, uno per regione, con il compito di assegnare il Leoncino e un altro premio Unicef",
Com’è la vita da giurato?
"Intensissima, siamo stati al Lido per tutta la durata della Mostra e abbiamo visto e valutato i film del concorso. Ma oltre alle proiezioni abbiamo partecipato a incontri, dibattiti e masterclass con attori e registi, da Pierfrancesco Favino a Wes Anderson. Così da capire come funziona l’intera filiera del cinema".
Il momento più bello al Lido?
"Probabilmente è l’atmosfera stessa del festival, il poter vivere e respirare cinema per tutti questi giorni, conoscere tante persone da tutto il mondo, che non hai mai visto prima e con cui senti qualcosa in comune da subito, l’amore per il cinema. E’ davvero una grande esperienza, sono molto fortunato".
E il futuro?
"Andrò in Inghilterra, a studiare matematica all’Università di Warwick. Ma il cinema mi ha sempre accompagnato e proseguirà a farlo".