Monumento Avis bruciato. Scoperti e denunciati gli autori. Sono quattro quarantenni

Le indagini dei carabinieri hanno permesso di individuare i responsabili del danneggiamento dell’installazione celebrativa della donazione di sangue: “traditi“ dalla videosorveglianza.

Monumento Avis bruciato. Scoperti e denunciati gli autori. Sono quattro quarantenni

Monumento Avis bruciato. Scoperti e denunciati gli autori. Sono quattro quarantenni

Presi i vandali del Capodanno di Magione, sono tutti del posto e non sono ragazzini. Quattro magionesi, quarantenni, stati identificati e denunciati in stato di libertà perché ritenuti responsabili del reato di danneggiamento aggravato in concorso del monumento Avis dato alle fiamme la notte del 31 dicembre scorso. Un fenomeno, quello degli atti vandalici, che interessa (e preoccupa) tutta la regione. L’attività di indagine dei carabinieri della stazione locale, coordinati dal comandante della compagnia di Città della Pieve, Luca Battistella, ha avuto origine dalla denuncia sporta dal presidente dell’associazione Avis perché, durante i festeggiamenti di Capodanno, ignoti avevano dato fuoco al monumento celebrativo del dono nel sangue Teardrop di Magione (nella foto quello che resta del monumento). I militari, coadiuvati da personale della polizia locale, grazie all’acquisizione delle immagini delle telecamere della videosorveglianza sono riusciti ad individuare e, successivamente a identificare, quattro uomini, tutti residenti a Magione, alcuni dei quali già noti alle forze dell’ordine.

I quattro sono infatti stati ripresi dagli occhi elettronici mentre davano alle fiamme il monumento dell’Avis attraverso l’esplosione di una serie di petardi e mortaretti, appositamente posizionati ai piedi della scultura commemorativa.

Al termine delle formalità di rito i quattro quarantenni sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Perugia: come detto, l’accusa per loro è quella danneggiamento aggravato in concorso.

Questo il commento del sindaco Giacomo Chiodini, che ringrazia le forze dell’ordine non nascondendo la soddisfazione per il risultato raggiunto: "Un ringraziamento alle forze dell’ordine della polizia locale e del comando dei carabinieri di Magione per le indagini che hanno interessato quello che è un gesto inqualificabile e incomprensibile. Rimane l’amarezza – continua il primo cittadino di Magione – nell’apprendere che i presunti autori sono degli adulti abitanti nel nostro territorio. Come già detto nel corso delle indagini, il Comune conferma la volontà di costituirsi parte civile. Gli agenti della polizia locale che si sono distinti in questa indagine saranno oggetto di un riconoscimento da parte dell’amministrazione comunale. Ci adopereremo, inoltre, a mettere in atto tutte le azioni necessarie affinché il monumento dell’Avis, realizzato dall’artista Giorgio Lupattelli, possa di nuovo tornare a ricordare a tutti quel gesto fondamentale per la nostra vita che è la donazione del sangue e la generosità di chi lo compie".