“Mo’ Mangio Io“, negozio di prodotti artigianali da forno, pasticceria che produce senza l’uso del glutine e del lattosio, da 8 anni punto di riferimento per colazioni e pranzi veloci a Ponte San Giovanni, il 30 settembre calerà la saracinesca. Questa è la decisione sofferta delle sorelle titolari dell’attività, Annalisa e Chiara Saputelli, che spiegano: "I costi sono diventati insostenibili per un’azienda artigiana piccola come la nostra. C’è il caro bollette dal 2020, i prezzi sono aumentati esponenzialmente. Pensate che la farina - fa notare Chiara - è arrivata a costare circa 7 euro al chilo. Non abbiamo alcuna intenzione di indebitarci per lavorare", fa eco Annalisa.
Avete investito su un’attività che fa dell’eccellenza la sua parola d’ordine: nessun ripensamento?
"La nostra decisione è irremovibile, per noi aumentare i prezzi per rientrare nei costi è impensabile. Siamo commosse dalla solidarietà che abbiamo ricevuto dalla nostra clientela, ma purtroppo non abbiamo scelta. Gestire un’attività - ammettono - è molto dispendioso, soprattutto in termini di energie: serve una grande mole di impegno e noi lavoriamo anche di notte. Abbiamo ricevuto offerte e nuove opportunità di investimento, ma ora come ora vogliamo riposarci, ne abbiamo bisogno". Chiara e Annalisa dunque non torneranno sui loro passi. "Ci piaceva essere un modello di imprenditoria giovane e femminile vincente: così non è stato purtroppo. Il covid prima, il caro energia adesso e il sistema Italia non lo hanno permesso". Intanto i clienti fanno la fila. Cornetti, pizze farcite, bignè e mille altri sfizi a basso contenuto calorico ammiccano dalle vetrine. "Qui - dice una signora - si trovano ottimi prodotti. Non vogliamo rinunciare alla qualità. Peccato perdere tanta professionalità".
Silvia Angelici
Andrea Pescari