"Anche tu assassino". Pesanti minacce all’avvocato della trans Patrizia

Destinatario del biglietto minatorio Francesco Gatti, impegnato nel processo a carico di Hudson Pinheiro Reis Duarte, accusata di omicidio preterintenzionale per la morte di Samuele De Paoli

L’avvocato Francesco Gatti con la sua assistita Pinheiro Res Duarte

L’avvocato Francesco Gatti con la sua assistita Pinheiro Res Duarte

Perugia, 17 marzo 2023 - "Anche tu assassino". Lettere in stampatello, scritte con il pennarello rosso su un foglio A4, ripiegato e chiuso con due punti. Destinatario l’avvocato Francesco Gatti, impegnato proprio in questi giorni nel processo a carico di Hudson Pinheiro Reis Duarte, la trans brasiliana accusata di omicidio preterintenzionale per la morte di Samuele De Paoli.

Proprio mercoledì si è aperta l’udienza preliminare nel corso della quale il giudice Piercarlo Farabotta ha disposto una nuova consulenza per accertare le cause della morte del 21enne di Bastia Umbra. Ucciso da Pinheiro, secondo la Procura generale di Perugia che ha avocato a sé le indagini, di fatto interrompendo l’iter di richiesta di archiviazione avviato dalla Procura.

Secondo l’ufficio guidato da Raffaele Cantone, infatti, sulla scorta degli accertamenti medico legali, non sarebbe stato possibile attribuire una responsabilità, anche se preterintenzionale, all’indagato. La pressione sul nervo vago che, secondo i consulenti, avrebbe causato la morte del ragazzo, per la Procura sarebbe stata esercitata in modo del tutto casuale, in un contesto di difesa da una aggressione. Di diverso avviso la Procura generale, che, dopo ulteriori accertamenti, era tornata a ipotizzare la preterintenzionalità. Il procedimento riprenderà il 5 aprile con il conferimento dell’incarico al professor Vittorio Fineschi per la nuova consulenza.

Come ricostruito, Samuele De Paoli e Hudson Pinheiro si erano appartati per consumare un rapporto sessuale, poi qualcosa è andato storto e i due hanno iniziato a litigare. Samuele, come refertato, ha colpito più volte la trans che, nel difendersi, aveva provocato la morte del ragazzo, ritrovato la mattina del 28 aprile in un fosso a Sant’Andrea delle Fratte. Mercoledì il processo, ieri il rinvenimento del messaggio. Un collegamento alla vicenda, quella del processo sulla morte di Samuele, che appare abbastanza lampante. "La delegittimazione costante del difensore e del suo ruolo, nel processo, può portare a queste conseguenze.

Il travisamento delle funzioni e l’assimilazione dell’avvocato all’accusato, che è presunto innocente, stravolge il senso di tutto" scrive l’avvocato Gatti sul suo profilo social, rendendo noto il messaggio ricevuto. "Io non mi fermerò, e continuerò a svolgere il mio incarico, come sempre, con passione e impegno".