Mercato Coperto, il trasloco è a puntate

Iniziato il trasferimento dei primi stand. Incerto il futuro di piazza del Circo tra degrado, container da demolire e abbandono

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Trasloco a puntate al Mercato Coperto. I primi a togliere le tende da piazza del Circo sono Franco e Patrizia della Pescheria La Perla Nera, che annunciano la nuova apertura per il 23 agosto. Poi sarà il turno della macelleria di Adriano Gerbi ed infine quella dell’ortofrutta. "Saremo aperti quattro giorni alla settimana – dice Patrizia - martedì e giovedì, venerdì e sabato. Siamo contenti. Finalmente torniamo negli spazi del Mercato Coperto, lasciando una situazione che era stata provvisoria".

Intanto, in piazza del Circo regna un clima surreale. Tra spostamenti in progress, chiusure per ferie e insegne spente da tempo per “abbandono“ degli ambulanti, lo spettacolo che si apre agli occhi dei passanti e dei turisti, che da lì imboccano la scala mobile, non è edificante. "Speriamo che si trovi presto una soluzione - dice un residente - Ci hanno detto che la Soprintendenza ha ordinato lo sgombero dei container e di queste strutture che da tempo deturpavano questo caratteristico spazio ai piedi della Rocca Paolina".

Se è incerto il futuro di piazza del Circo, quello del Mercato Coperto non è meno ingarbugliato. La compagine societaria (un mix di soci privati ed associazioni di categoria come Confcommercio, Coldiretti, Confcooperative) sta procedendo a singhiozzo nella gestione del progetto, che prevede un polo agroalimentare come stabilito dal bando pubblicato dal Comune nel 2019. Venerdì scadono i tempi per la bozza esecutiva, più volte prorogata. Forse è in arrivo un nuovo bando. "Al centro del confronto con Palazzo dei Priori – è stato più volte ricordato dalla cordata degli imprenditori - la necessità di ampliare il progetto, per introdurre un forte attrattore economico".

Queste le operazioni in corso su come ridare anima e corpo al contenitore. Unica cosa certa il nome della struttura di piazza Matteotti. Resterà lo stesso, Mercato coperto, come da generazioni e generazioni lo hanno chiamato i perugini. "E’ il più antico della regione. Probabilmente anche l’unico", dice Roberto Leonardi, manager e amministratore della società Nuovo Mercato Coperto. L’auspicio dei cittadini: facciamone un’opera compiuta nel più breve tempo possibile. Perugia ha bisogno di contenitori importanti, di spazi a vocazione contemporanea che diano ossigeno al centro, che da troppi anni aspetta la riapertura di altri volumi, a partire da quelli dell’ex Lilli, fino al Pavone e al Turreno.

Silvia Angelici