Maxi-spese legali: intesa Entro giugno il Comune dovrà pagare quasi 2 milioni

Accordo bonario per saldare le parcelle dell’avvocato Massimo Marcucci. Lo ha deciso il Consiglio a maggioranza, con 16 voti favorevoli e 2 contrari.

Maxi-spese legali: intesa  Entro giugno il Comune  dovrà pagare quasi 2 milioni

Maxi-spese legali: intesa Entro giugno il Comune dovrà pagare quasi 2 milioni

Entro il 30 giugno prossimo il Comune di Spoleto dovrà saldare il salato conto delle parcelle dell’avvocato Massimo Marcucci (foto). È quanto deciso dal consiglio comunale che ha votato a maggioranza (16 favorevoli e 2 contrari) la proposta di accordo bonario tra il legale e l’amministrazione, che pone fine, dopo oltre dieci anni, all’annosa vicenda. La cifra stabilita dalle parti, per saldare le parcelle delle spese legali mai pagate dall’ente all’avvocato, è pari a 1.790.297 euro. Ebbene la vicenda è nota: l’avvocato Marcucci tra il 1995 ed il 2011 ha rappresentato il Comune in vari procedimenti legali e già a partire dal 2014 ha iniziato a rivendicare il pagamento delle parcelle, stabilito in base ai tariffari previsti dalla legge.

Il legale ha avviato una serie di procedimenti civili nei confronti del comune ed il tribunale gli ha dato sempre ragione, facendo anche scattare le rispettive ingiunzioni di pagamento a cui il Comune, comunque, almeno in parte, ha presentato opposizione. Le cause civili vinte dall’avvocato sarebbero ben otto, ha spiegato il Segretario Comunale Mario Ruggeri, che nella precedente seduta del consiglio ha anche ricordato il tentativo del sindaco Cardarelli di trovare un accordo con l’avvocato. Dinnanzi al consiglio dell’ordine degli avvocati di Perugia fu trovato l’accordo per circa 1,3 milioni di euro, poi però la trattativa è saltata ed il legale spoletino ha avviato le varie cause civili. Nel complesso la controversia legale tra l’avvocato Marcucci ed il Comune è costata più di due milioni di euro. Ora il nuovo accordo, secondo la maggioranza, permetterebbe comunque all’ente pubblico un notevole risparmio sugli interessi di mora che sono calcolati dal luglio del 2017 e non dal 2014 e sul pagamento in un’unica soluzione che consente il blocco degli interessi legali, che altrimenti maturerebbero fino al soddisfacimento delle pretese. L’atto è passato con i voti favorevoli della maggioranza, i rappresentati di opposizione hanno abbandonato l’aula. Ad esprimere voto contrario i consiglieri Giancarlo Cintioli e Paolo Piccioni. Cintioli chiede "di sapere di chi sono le responsabilità di un esborso di un milione di euro in più rispetto alla cifra concordata anni fa. La cifra sarà coperta con l’avanzo di bilancio determinato dall’aumento della pressione fiscale". Cintioli è pronto ad inviare le carte alla Corte dei Conti. D. M.