Prete lascia per amore: i parrocchiani lo sostengono

Comprensione della comunità di Massa Martana nei confronti del sacerdote

A sinistra don Riccardo Ceccobelli

A sinistra don Riccardo Ceccobelli

Massa Martana (Perugia), 12 aprile 2021 - C'è stupore ma anche comprensione, tra i cittadini di Massa Martana, dopo la decisione del parroco dell'unità pastorale di San Felice, don Riccardo Ceccobelli, che domenica, al termine della messa domenicale, ha annunciato la volontà di avviare le pratiche la dimissione dallo stato clericale perché il suo cuore «è innamorato». Da sei anni alla guida della parrocchia, il sacerdote è molto stimato e ben voluto dai fedeli, che si sono affezionati a lui e ora sostengono le sue scelte. «Siamo tutti rimasti di sasso quando abbiamo sentito le sue parole» racconta Marcello Granocchia, assiduo frequentatore delle celebrazioni della domenica, tra coloro che hanno assistito dal vivo all'annuncio, dato insieme al vescovo di Orvieto-Todi Gualtiero Sigismondi.

«Non ce l'aspettavamo - prosegue Granocchia, ai vertici dell'Avis comunale -, ma all'amore non si comanda e don Riccardo ha dimostrato di essere coraggioso e schietto. Sicuramente la sua è stata una scelta molto sofferta». In uno dei bar principali del borgo, la titolare spiega che «non ci sono stati chissà quali commenti alla notizia, perché nonostante il clamore e lo stupore la gente del posto sa quanto don Riccardo sia una persona intelligente». «È uno che arriva al cuore - continua la donna - e avrà valutato profondamente e con consapevolezza questa decisione».

Quanto alle critiche e ai pettegolezzi «sono una minoranza» convengono i cittadini. «Non ci interessano chiacchiere e supposizioni - aggiunge Luciano Perni, presidente del centro anziani 'Il sorriso'-, né ci permettiamo di giudicare. Siamo abituati a vedere i parroci in modo diverso, ma le cose sono cambiate e don Ceccobelli è un prete moderno. Anche un sacerdote ha dei sentimenti e lui è stato onesto a dire come stanno le cose. Non c'è nulla di male». Se un pò di dispiacere c'è tra i fedeli è semmai per il «vuoto» che il sacerdote lascerà in parrocchia, alle cui attività aveva saputo coinvolgere anche i giovani del posto rimasti. «Sono rammaricato per il fatto che se ne vada, per la comunità sarà una grande perdita» commenta Giovanni Barlozzari, commissario della Croce rossa italiana locale, che in questi anni ha condiviso molte iniziative benefiche e di solidarietà con don Riccardo. «Un uomo esuberante, sempre pronto a rimboccarsi le maniche e dall'entusiasmo fattivo» lo descrive. «La sua scelta è inaspettata - aggiunge -, ma va rispettata. Per me e per molti altri rimane un amico che continueremo a stimare».