Luglio ha fatto il “botto“ Quasi 300mila turisti

Si conferma un’estate d’oro anche in Umbria: gli arrivi nel 2020 furono 180mila. Boom anche delle notti trascorse nelle strutture ricettive: più 9,4 per cento

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Le avvisaglie c’erano state anche a giugno, ma ora arriva l’ulteriore conferma della crescita della presenza dei turisti in Umbria: luglio infatti segna il record storico di arrivi (288.781) e presenze (919.580), rispettivamente 30mila in più (+10,4%) e 120mila in più (+9,4%) rispetto al 2019 ultimo anno pre-pandemia. Tre anni fa infatti gli arrivi ( numero di clienti arrivati nella struttura ricettiva) furono circa 260mila, con il crollo a 180mila nel 2020 e l’anno scorso che risalirono ai livelli 2019 (260mila circa).

Stesso trend per le presenze (numero di notti trascorse nelle strutture) che due anni fa furono circa 810 mila, l’anno dopo 500mila e poi nel 2021, 790mila. Ad annunciarlo è l’assessore regionale al Turismo, Paola Agabiti: "La dinamica dei flussi turistici - spiega - segna valori significativi, superiori alla media storica. Il mese di luglio presenta i dati di arrivi e presenze più alti dal momento in cui è iniziato il monitoraggio. Numeri importanti che evidenziano la voglia di tornare a viaggiare, nonostante le incertezze della vigilia legate alla ripresa della pandemia, alla crisi energetica, alle dinamiche inflazionistiche che hanno ricadute negative su cittadini e imprese".

"Valori - aggiunge l’assessore - che dimostrano come l’Umbria si sia fatta trovare pronta. Gli investimenti di questi anni in promozione, programmazione, miglioramento dell’offerta turistica, nella valorizzazione e nella creazione dei prodotti turistici sono stati in grado di intercettare le nuove tendenze ed esigenze dei viaggiatori.

"L’Umbria - dice ancora - si sta progressivamente scoprendo nella sua interezza come meta in cui trascorrere le proprie vacanze, non più legata ad un turismo di passaggio confinato al weekend o alla singola località, ne è dimostrazione la costante crescita che in questi ultimi anni abbiamo registrato nella permanenza media". Dato altrettanto significativo è il ritorno nel mese di luglio dei turisti stranieri ai livelli pre-pandemia nonostante le variabili e le incertezze alla vigilia fossero ancora superiori rispetto al turismo domestico. "Numeri - conclude l’assessore - che non costituiscono un punto di arrivo, ma uno stimolo a fare meglio perché stiamo dimostrando che ancora abbiamo margini di miglioramento e di crescita".