REDAZIONE UMBRIA

Luca da ’Sperone d’oro’, offuscati gli altri big Serve un vivaio di nuovi cavalieri folignati

Resta il nodo della riapertura di una scuola di equitazione finalizzata a formare i campioni di domani e rinnovare la sfida al dio Marte

Se ci fosse lo ‘Sperone d’oro’ come premio, certamente Luca Innocenzi se lo sarebbe già messo in tasca. Luca ( foto di Stefano Preziotti) è un cavaliere che rasenta la perfezione. Certo anche lui non è esente da errori ma da tre anni a questa parte ha acquisito la mentalità e la tecnica giusta per fregiarsi del titolo di campione. Per meglio dire il campione da battere almeno per i prossimi cinque sei anni. Gli altri cavalieri gli stanno abbondantemente dietro. Per ora la Champions League è sua. Quest’anno ha vinto ad Ascoli, poi a Servigliano concludendo con la doppietta della Quintana. E campione è anche il suo cavallo Guitto, un purosangue di rara potenza, che ha infilato sette vittorie dopo aver dato del filo da torcere al suo amato Luca che prima di entrare in simbiosi con lui ha percorso una pista piena di triboli. Ma se Luca è il ‘top player’ della Giostra folignate gli altri stanno perdendo la loro aureola di big: Lorenzo Paci del Croce Bianca che vinse la sua prima Quintana 15 anni col Giotti (sei Pali), Daniele Scarponi con nove vittorie, Massimo Gubbini con 6. In questi ultimi due anni i tre ‘veterani’ (non vecchietti, per carità) sono stati al rimorchio. Sfortuna? Cavallo meno veloce? Ci può stare, ma la condizione anagrafica ha avuto il suo anche il suo ruolo. E gli errori sugli anelli sono aumentati. E se questi decidessero di uscire di scena cosa accadrebbe? Il ricambio al momento non c’è. Foligno ha avuto in passato una gloriosa scuola ippica federale dalla quale sono usciti proprio questi campioni oltre ad altri che hanno lasciato la giostra per raggiunti limiti di età come Gianluca Chicchini, Emanuele Filippucci, Gabriele Baldinotti, David Mercanti.

Tutti erano del vivaio della Sif di cui era presidente l’indimenticabile Amedeo Ciancaleoni coadiuvato da altri campioni come Sergio Villa, Fabio Cruciani, Mauro Fondi. Purtroppo quella scuola non c’è più. Una scuola che aveva un vivaio di ragazzi e ragazze che per anni hanno dato lustro all’equitazione folignate. Nonostante l’impegno del presidente dell’Ente Domenico Metelli che qualche anno fa aveva lanciato l’idea di un centro ippico della Quintana, tutto è rimasto lettera morta. E così nuovi cavalieri folignati da far esordire non ci sono più o si contano sulle dita di una mano. Sarebbe il caso di riprendere la questione visto che di strutture ippiche ci sono con le quali basta attivare una convenzione.

Roberto Di Meo