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"L’odissea della disabile? Noi corretti"
Una disabile costretta a recarsi ogni mese all’ufficio postale per riscuotere la pensione perché non le viene accreditata direttamente sul conto. La vicenda, segnalata dall’avvocato Michele Leonelli, è finita all’attenzione della Direzione di Poste Italiane che risponde: "In riferimento all’articolo ’L’odissea di un disabile’, Poste Italiane conferma la corretta operatività dell’ufficio postale: per lo sblocco di pensioni o stipendi sottoposti a pignoramento, infatti, il cliente deve essere presente in sede e il personale deve provvedere al suo riconoscimento. L’Azienda informa che è disponibile la procura come soluzione alternativa alle esigenze della cliente e che gli uffici postali di riferimento sono a sua disposizione per ulteriori chiarimenti".