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Lo skateboard ’Blacksmith’ made in Umbria incanta anche Elisa

Claudio Tascini, 34 anni di Marsciano, ha fatto della passione un lavoro: "Tavole uniche, ho imparato con un tutorial on line"

Claudio Tascini è un appassionato di skateboard, lo pratica da tempo. "Sì non è che sono in fenomeno eh, però mi ci diverto. Un giorno di qualche anno fa, insoddisfatto dalle tavole in commercio, decide che l’attrezzatura ideale se la doveva costruire da solo. Con un amico ha iniziato, prima da un pezzo di legno unico sagomato, poi da fogli di acero canadese pressati tra loro. La ricerca della tavola perfetta ha coinciso con la nascita di Blacksmith, il suo marchio di tavole da skateboard made in Umbria. Claudio ha 34 anni è di Marsciano, va in skate e fa progetti grafici nell’azienda di famiglia e per le sue creazioni, personalizzate in tutto, dalle dimensioni ai disegni. Anche Elisa, la cantante, ha una Blacksmith, la userà il figlio Sebastian. Elisa, in concerto a Marsciano per Musica per i Borghi, è passata al laboratorio, "una persona davvero alla mano, una grande". Il logo della sua Blacksmith è un fabbro pronto a picchiare con il martello. "Lo abbiamo scelto, con il mio primo socio perché la tavola, alla fine, viene forgiata come un pezzo di metallo. Lui faceva il fabbro, alla fine anche io faccio questo lavoro".

Claudio, infatti, lavora anche nell’azienda di famiglia che si occupa di progettazione pubblicitaria e realizzazione di insegne. La prima tavola realizzata in assoluto spicca nella collezione, posto d’onore di una fila di tavole che racconta gli anni di sforzi, tentativi, di fallimenti e di successi, come avviene a chi prova e non si ferma.

"Come ho imparato? Be’ qualcuno che ti insegna non c’è per davvero. Ho seguito qualche tutorial on line, video con spiegazioni di base, ma poi ognuno ha il suo segreto e di certo non te lo racconta". E allora via di tentativi, la scelta del legno, la pressatura, le resine e le colle da utilizzare. "Acero canadese, sette strati. Poi ci sono i modelli con gli inserti di carbonio. La forma e la dimensione la sceglie chi la tavola userà. Ognuna è totalmente personalizzata, per questo un pezzo unico".

Sette ore di lavoro per passare dal bancone alla rampa.

La personalizzazione riguarda, ovviamente, anche la grafica. Tra le richieste più strane? "Un militare americano che è di stanza in Polonia mi ha inviato la foto di sua moglie. Ora è lì, sotto la sua tavola, in posa come lui la voleva. L’ho riprodotta perfettamente. Lui è un grande appassionato, se ne è fatte fare cinque di tavole, due un suo collega. Per fortuna, tra web e passaparola, le richieste, anche le più strane, non mancano".