REDAZIONE UMBRIA

Lo sfregio alla città Una discarica abusiva sul sentiero francescano

Scoperta per la terza volta a Madonna della Pietra, nella zona di Villa Fassia. Bisogna ripulire la zona mentre si avvicina anche il nuovo pellegrinaggio.

Lo sfregio alla città Una discarica abusiva sul sentiero francescano

Mentre si avvicina la XV edizione del pellegrinaggio sul sentiero francescano della pace Assisi-Gubbio (1-2-3 settembre) che richiama partecipanti dalle varie regioni italiane e anche dall’estero, si ripropone il problema del rispetto dovuto al percorso compiuto da Francesco nell’inverno 1206-07 per recarsi presso la famiglia eugubina degli Spadalonga dopo la rinuncia ai beni.

Purtroppo per la terza volta nel giro degli ultimi anni, dopo i “ritrovamenti” del 2021 e del 2022 è stata scoperta una discarica abusiva in località Madonna della Pietra, nella zona di Villa Fassia, proprio ai margini del “sentiero”. C’è di tutto e di più, tra un materasso, cartacce, un giocattolo per bambini e sacchi ripieni di ogni tipo di spazzatura: il risultato è un’autentica offesa all’ambiente ed alla cultura da parte di cittadini che preferiscono utilizzare scorciatoie vergognose rispetto ad un sistema che propone diverse alternative per lo smaltimento dei rifiuti. Comportamenti, tra l’altro, che incidono anche sulle casse comunali e quindi sulle tasche dei cittadini.

"Per smantellare e gestire i rifiuti le discariche abusive – sottolinea l’assessore all’ambiente e vicesindaco Alessia Tasso – il comune spende mediamente 10 mila euro all’anno": cifre, queste, che potrebbero essere risparmiate con la doverosa collaborazione dei cittadini.

Resta per ora il problema di ripulire la zona per l’ennesima volta; nelle altre due occasioni l’allora gestore della nettezza urbana, Gesenu, aveva provveduto a bonificare l’area raccogliendo oltre 500 chili di rifiuti solidi urbani e ingombranti.

La zona, oltre al ben visibile cartello che segnalava il divieto di scarico e avvertiva che “i trasgressori saranno denunciati e puniti a norma di legge”, è anche molto spesso fornita di fototrappole che monitorano la situazione. Una stretta in questa direzione sembra doverosa anche in maniera da restituire al luogo il rispetto e la dignità che merita, sia dal punto di vista paesaggistico e naturalistico che da quello spirituale, in quanto il sentiero è uno dei più percorsi dai pellegrini di tutta Italia e non.