Lo scontro sull’ospedale: "Il concorso è regolare"

La direzione dell’Azienda replica alle accuse del Pd sulla mancata nomina del primario di Cardiologia: "Piena trasparenza, nessuna pressione esterna".

Lo scontro sull’ospedale: "Il concorso è regolare"

Lo scontro sull’ospedale: "Il concorso è regolare"

Non si arresta la querelle sul concorso da primario di Cardiologia all’Azienda ospedaliera di Perugia, con la direzione generale del Santa Maria della Misericordia che interviene e invita i consiglieri regionale del Pd, Tommaso Bori e Simona Meloni "qualora fossero veramente a conoscenza di comportamenti illeciti, a segnalarli alle autorità competenti". I due rappresentanti Dem, infatti, hanno denunciato che i due candidati che si sono presentati alla commissione esaminatrice, (Maurizio Del Pinto e Gianluca Zingarini) non sono stati ritenuti idonei. Come a dire – osservano i due consiglieri – che i due professionisti, con oltre trent’anni di servizio, non abbiano i titoli giusti. "Sospettiamo dunque – hanno fatto sapere -, che nei pensieri della Giunta Tesei, ci fosse un terzo professionista, magari più gradito, proveniente da fuori regione" che alla fine però ha accettato un incarico altrove.

La Direzione aziendale dell’ospedale, nella nota di replica, ribadisce intanto "la massima disponibilità a fornire, agli aventi diritto, tutta la documentazione in atti" e poi ammonisce che è pronta a querelare. "Ci riserviamo, da sin da ora, eventuali azioni a tutela degli interessi dell’Azienda stessa". "L’avviso pubblico per il conferimento di un incarico di 5 anni per la Direzione della Struttura complessa di Cardiologia – spiega l’Ospedale - è stata espletato pubblicamente, in piena trasparenza e nel rispetto della normativa nazionale. Tale normativa prevede una commissione esterna super partes che deve valutare, oltre alla competenza clinica, anche quella di carattere organizzativo gestionale in riferimento alla struttura complessa e alla tipologia e al ruolo dell’Azienda presso la quale è bandito l’avviso. Al direttore generale Giusepppe De Filippis, precisa l’Azienda ospedaliera, che deve assolutamente astenersi da qualsiasi ingerenza nelle procedure di concorso, compete solo la presa d’atto dei lavori della commissione esaminatrice senza potere di interferire nelle valutazioni della stessa che è autonoma e indipendente nell’intero procedimento amministrativo". A De Filippis infine, conclude l’Azienda ospedaliera "non sono pervenute pressioni esterne di alcun genere né lo stesso le ha avanzate nei confronti della commissione e pertanto rigetta le dichiarazioni del segretario regionale del Pd". Ai medici esclusi è arrivata anche la solidarietà della Cgil.