CRISTINA CRISCI
Cronaca

Liceo Plinio il Giovane: "Risorse non utilizzate"

Il consigliere provinciale Ortali chiede chiarimenti sull’utilizzo dei 350mila euro messi a disposizione dalla Regione.

Al liceo Plinio il Giovane di Città di Castello sono in corso lavori sui quali vengono chiesti chiarimenti alla Provincia

Al liceo Plinio il Giovane di Città di Castello sono in corso lavori sui quali vengono chiesti chiarimenti alla Provincia

"Quali sono le tempistiche di fine lavori per il liceo Plinio il Giovane di Città di Castello?": chiarimenti in merito alle risorse e ai cantieri che stanno interessando la sede della scuola in viale Diaz sono contenuti nell’interrogazione presentata dal consigliere provinciale Gianluca Ortali al presidente della Provincia. Il documento giunge a distanza di una settimana dalla manifestazione svolta nell’istituto con la quale si sollecitava maggiore attenzione nei confronti del cantiere. Alla manifestazione era seguito un sopralluogo della provincia insieme al dirigente didattico e al Comune. Il cantiere in oggetto è quello che riguarda la ristrutturazione anti sismica e strutturale che negli ultimi anni ha comportato la delocalizzazione di classi e attività scolastiche (solo alcune classi sono attualmente rientrate mentre altre proseguono in sedi provvisorie). "Il progredire dei lavori ha determinato un parziale rientro all’interno della struttura con gli studenti e il personale che devono farsi tuttavia carico di numerosi disagi", scrive Ortali che fa poi riferimento alla protesta pacifica del 9 gennaio. In questo contesto il consigliere Ortali ricorda che per "una celere risoluzione del cantiere nel settembre 2024 la giunta regionale con l’allora assessore Paola Agabiti aveva destinato un finanziamento di 350 mila euro a favore della Provincia necessario per rendere completamente sicuro e disponibile l’edificio".

A distanza di oltre 3 mesi "non c’è traccia dell’utilizzo di questo finanziamento nonostante le assicurazioni fornite dopo la protesta dall’ente provinciale". Ma quali sono "le modalità, la tempistica e la destinazione dei 350mila euro?", chiede infine Ortali nel suo documento che passerà al vaglio del prossimo consiglio provinciale.