L’ex studente torna all’UniStranieri. Da regista Daan: "Il mio film Netflix è un regalo alla città"

L’ex studente torna all’UniStranieri. Da regista   Daan: "Il mio film Netflix è un regalo alla città"

L’ex studente torna all’UniStranieri. Da regista Daan: "Il mio film Netflix è un regalo alla città"

Alla fine degli anni Novanta ha studiato l’italiano all’Università per Stranieri e per mesi ha vissuto in città. Adesso Daan Van Den Nouweland, regista e produttore olandese, è tornato a Perugia per girare il suo secondo film “The Dadchelor“, una produzione Netflix che da giorni sta monopolizzando l’acropoli. E ieri Daan ha riallacciato il filo della memoria con un incontro a Palazzo Gallenga (nella foto), accolto dal prorettore Rolando Marini che gli ha consegnato una medaglia ricordo. "Sono felice e onorato, metto a frutti i miei studi di italiano e di cinema e televisione", ha detto il regista, aprendo il cassetto dei ricordi. "Perugia è una città bellissima, ho tanti amici, da 25 anni torno a trovarli per Umbria Jazz, sono stato ai concerti di Lady Gaga, Mika, Paolo Conte. Ricordo una città viva, piena di locali, discoteche, di studenti di tutto il mondo. So che è andata in crisi dopo il delitto Meredith, ora si sta risollevando e spero che il mio film possa dare un contributo". Daan svela il legame strettissimo tra Perugia e “Dadchelor“. "Sono venuto qualche mese fa per scegliere le location e solo dopo ho scritto la sceneggiatura. Si vedranno tutti i posti più belli dell’acropoli, l’Arco Etrusco, il Morlacchi, piazza IV Novembre, il Brufani, la Perugia Sotterranea, il Tempio, il Gesù. Sarà una commedia divertente e una pubblicità di Perugia per 90 minuti". La trama, prosegue, ha un sapore autobiografico. "E’ la storia di un uomo di Amsterdam incapace di accettare l’imminente paternità così la moglie lo manda a Perugia, dove ha studiato da ragazzo, per ritrovare se stesso. E qui lavorerà alla discoteca Domus dove ho lavorato anche io". Le riprese andranno avanti fino al 10 maggio. "Sto avendo un grande aiuto da Comune e polizia, sono qui con 50 persone e 300 comparse. Questo film è il mio regalo alla città".

Sofia Coletti