
Perugia, Fittuccia: "Il beltempo ha dato i suoi risultati anche per quanto riguarda il last-minute". Intanto il Consorzio protesta: "Non ci sono idee per il centro. Marketing assente".
Il beltempo ha fatto il suo dovere, il resto è merito della grande attrattività della nostra regione, che per questo maxi ponte del Primo Maggio si rivela all’altezza delle aspettative. Insomma il comparto del turismo è soddisfatto e la conferma arriva dal numero uno di Federalberghi Confcommercio Simone Fittuccia. "Se per la Pasqua e il 25 Aprile non avevamo potuto contare sulle presenze del last minute, a causa del maltempo, per questo ponte, invece, il clima ci ha assistiti. L’occupazione media delle strutture ricettive si aggira infatti intorno all’85%, ma si stanno concretizzando ulteriori disponibilità. Diciamo che l’ospitalità alberghiera sta andando molto bene nei centri storici e nelle città “regine“ del turismo come Assisi, Spoleto, Gubbio, Orvieto".
"Per Perugia - va avanti Fittuccia – si lamenta la scarsità di comunicazione e promozione del territorio. Gli operatori denunciano infatti che il marketing è carente e poco impulso si sta dando al vastissimo pacchetto della nostra offerta. A parte i numeri, che sono comunque importantissimi, penso che sia necessario continuare su quel percorso di comunicazione del territorio, altrimenti i risultati raggiunti negli anni precedenti vengono vanificati dal “mutismo“. Volendo comunque conclude con delle considerazioni generali, l’Umbria si conferma ancora una volta una meta sempre più attrattiva, spirituale e autentica".
Ma qual è stato e qual è l’identikit degli arrivi della Pasqua e dei due week-end allungati?
"Prevalentemente turisti italiani provenienti soprattutto da Campania, Puglia, Veneto e Lombardia, ma abbiamo come sempre flussi importanti da Roma. Di stranieri ne vedremo in questi giorni, poi si sa che maggio è il mese dei nordeuropei, che approfittano delle prime settimane miti per visitare il paese".
Previsioni future?
"Sicuramente è prematuro - ammette il presidente di Federalberghi - però momentaneamente riscontriamo un livello di interesse positivo. Sembra quasi che la crisi o lo spettro dei dazi di Donald Trump non stiano pesando più di tanto sulle scelte dei turisti. L’Umbria conta molto sugli arrivi da Germania, Olanda e in generale dal Nord Europa, ma stanno emergendo anche significative richieste dalla Francia e rileviamo un mercato in crescita da alcuni paesi del Sud America, in particolare dal Brasile, che sta proponendo numeri interessanti".
Ma c’è anche qualche nodo da sciogliere. Ieri, il Consorzio Perugia in Centro guidato dal presidente Paolo Mariotti ha partecipato ad una riunione a porte chiuse con tutte le associazioni di categoria (Confcommercio, Cna, Confartigianato e Confesercenti). Sul piatto alcuni temi caldi relativi appunto al comparto del commercio e del turismo, che poi sono le due facce della stessa medaglia. Mariotti anticipa che gli imprenditori del settore "denunciano la mancanza di politiche promozionali e di marketing sia a livello regionale che comunale. Tutelare il centro storico e la città - ribadisce il Consorzio – significa investire in qualità, idee e visione".
Silvia Angelici