SILVIA ANGELICI
Cronaca

Le donne valgono di più: "Emancipazione e diritti. Siamo sulla strada giusta"

Giornata internazionale, la governatrice Proietti: "L’8 Marzo rinnova la forza per rendere sostenziale la parità di genere". E il Comune riparte dai numeri .

Un momento del convegno organizzato dal Comune alla sala Sant’Anna. e al quale hanno preso parte più voci femminili

Un momento del convegno organizzato dal Comune alla sala Sant’Anna. e al quale hanno preso parte più voci femminili

L’Umbria è ancora indietro sul fronte della parità di genere rispetto ad altre regioni italiane. Persistono divari significativi nel mercato del lavoro, nella distribuzione dei ruoli di responsabilità, nei percorsi educativi e nella sicurezza delle donne, confermando la necessità di interventi più incisivi e mirati per colmare queste disparità. Lo dicono i dati. Quelli delle tabelle statistiche, resi noti ieri nel convegno “Le donne oltre i numeri: dati ufficiali per le politiche di genere in Umbria“, organizzato dal Comune di Perugia, in collaborazione con Istat e l’Università. Un incontro a più voci per uscire dalla retorica della “festa“ e della commemorazione, piuttosto un’occasione per correggere il tiro e trasformare Perugia e l’Umbria davvero nella terra delle donne. Almeno nelle intenzioni.

"Vogliamo costruire un metodo – dice l’assessora Francesca Tizi – che parta dall’ascolto e dalla partecipazione delle donne, affinché siano protagoniste dei servizi a loro destinati. Questo percorso è già avviato, e con questo evento aggiungeremo un nuovo e fondamentale tassello. Solo attraverso una stretta collaborazione tra istituzioni, associazioni e cooperative del territorio possiamo costruire una rete solida di intervento e supporto, investendo su programmazione e progettazione in sinergia".

Anche la governatrice Stefania Proietti in occasione della Giornata ha parlato con la logica dei numeri. "In questa occasione, mi piace riprendere una notizia positiva che apre comunque a una riflessione. Secondo il report elaborato da Manageritalia sugli ultimi dati ufficiali disponibili dall’Inps, cresce la managerialità italiana nel settore privato (+2,6% nel 2023), con un aumento dovuto principalmente alla componente femminile che segna un incremento del 5,1% delle donne e dell’1,9% degli uomini. Si conferma, quindi, la forte rincorsa verso la parità delle dirigenti, cresciute del 101,5% dal 2008 al 2023 (-2,8% gli uomini e +9,6% il totale dirigenti), oggi pari al 21,9% (21,4% nel 2022, 20,5% nel 2021 e 19,1% nel 2020). La soddisfazione che le donne trovano un loro spazio non può comunque impedirci di riflettere sul fatto che questo divario esiste e che spesso, non basta loro un alto livello di studi e di competenze, perché a frenare la vera parità nel mondo del lavoro è un altro genere di barriere. In apparenza invalicabili, quanto più invisibili".

Ovviamente emancipazione e piena affermazione dei diritti si scontrano ancora con un fenomeno aberrante: quello della violenza. "Uno dei più grandi problemi sociali attuali, che ci interroga tutti sulle cause e obbliga ognuno, a partire dalle istituzioni, a fare la propria parte".

Silvia Angelici