SILVIA ANGELICI
Cronaca

Laura Santi "Da ricordare e ringraziare. La sua storia un atto politico e civile"

"Chiedo a tutti dentro e fuori l’emiciclo un minuto di attenzione e di silenzio, perché la nostra comunità ...

"Chiedo a tutti dentro e fuori l’emiciclo un minuto di attenzione e di silenzio, perché la nostra comunità ...

"Chiedo a tutti dentro e fuori l’emiciclo un minuto di attenzione e di silenzio, perché la nostra comunità ...

"Chiedo a tutti dentro e fuori l’emiciclo un minuto di attenzione e di silenzio, perché la nostra comunità da lunedì è più povera: ha perso una figlia a cui teneva molto, Laura Santi (foto), che ha deciso di interrompere la propria vita di estreme sofferenze attraverso il suicidio medicalmente assistito. Tra l’altro, Laura era figlia di questa terra, ma anche di questo luogo: è stata la prima speaker del notiziario televisivo dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, TeleCru, nel 2004". La presidente dell’assemblea legislativa Sarah Bistocchi, prima di dare il via ai lavori della seduta dell’assise regionale ha voluto ricordare la figura della giornalista perugina, che lunedì ha scelto di autosomministrarsi un farmaco letale per porre fine alle sofferenze causate dalla sclerosi multipla progressiva, che le aveva dilaniato il corpo ma non la mente. "Credo – ha aggiunto Bistocchi - che Laura vada ringraziata e ricordata perché ha trasformato la sua storia da individuale a collettiva, il suo gesto da personale a comunitario, il suo corpo, ancorché pieno di sofferenze e oramai incapace di muoversi, come atto politico e civile, che ci invia un messaggio, un lascito: una lotta per il diritto di ogni persona di vivere e di morire con dignità, libera da sofferenze inutili e da imposizioni esterne, per un’esistenza che sia una scelta consapevole; perché non sempre possiamo scegliere se e quando vivere, ma a volte, nell’alveo della legalità, possiamo scegliere se e quando morire. La comunità – ha concluso - da lunedì è più povera, ma anche più consapevole della necessità che il tema del fine vita venga normato a livello nazionale in modo serio, concreto e trasparente, sapendo che non si legifera su un tema legato alla cultura della morte, ma alla vita degnamente vissuta".

S.A.