
Lanciano droga nel carcere Pacco da un chilo e mezzo destinato ai detenuti
Un chilo e mezzo di droga lanciato all’interno del carcere per essere spacciato nel penitenziario. Lo ha ritrovato la Polizia Penitenziaria che adesso sta svolgendo le indagini insieme al commissariato per risalire agli autori del gesto. Si tratta di un pacchetto contenente un etto di hashish e di mezzo etto di cocaina che è stato lanciato al di là del muro di cinta nella parte posteriore del penitenziario nella zona accanto ai giardini della Gonfaloniera da qualcuno che aveva evidentemente concordato orario e luogo con i destinatari dello stupefacente.
I controlli effettuati dagli agenti, coordinati dal sostituto commissario Andrea Marricchi, hanno impedito che l’ingente quantitativo di stupefacente arrivasse nelle mani dei detenuti. Lo stupefacente preventivamente analizzato, repertato e pesato grazie anche all’aiuto tecnico degli uomini del Commissariato è stato sequestrato. In corso le indagini volte all’individuazione dei responsabili.
Non c’è infatti dubbio che il gesto sia stato concordato tra chi lo ha compiuto e chi avrebbe dovuto ricevere il pacchetto per avviare o proseguire l’attività di spaccio all’interno della struttura di via Roma. "Nonostante la cronica carenza del personale di polizia penitenziaria di Orvieto – afferma Bonino, segretario del sindacato degli agenti penitenziari Sappe – quest’ultimo si dimostra sempre vigile e presente. L’auspicio che rivolgo alle autorità penitenziaria tutte è che questo ennesimo buon risultato degli uomini e delle donne del carcere orvietano venga apprezzato e soprattutto valutato per ripristinare i numeri della pianta organica ormai drasticamente carente. Si auspica anche un’immediata proposta di encomio per l’assistente capo coordinatore che con zelo, esperienza e dedizione al proprio delicato incarico, ha brillantemente stroncato sul nascere lo spaccio delle droghe sequestrate all’interno dell’istituto penitenziario", dice Bonino. Nei mesi scorsi il sindacato era tornato a sollecitare un intervento per implementare la pianta organica degli agenti in servizio nella struttura, che è considerata un penitenziario modello in tutta Italia.
Cla.Lat.