SOFIA COLETTI
Cronaca

La stagione Il Morlacchi svela le meraviglie

Trenta spettacoli a Perugia da ottobre ad aprile: i big della prosa, il teatro del mondo, la danza, le novità del contemporaneo

La stagione Il Morlacchi svela le meraviglie

La stagione Il Morlacchi svela le meraviglie

Trenta spettacoli, 22 di teatro e 8 di danza, con 7 produzioni, 20 esclusive regionali, un evento internazionale in prima italiana. E’ la forza dei numeri a inquadrare la nuova stagione del Morlacchi che incrocia linguaggi, volti, creatività, fermenti e riparte di slancio dopo le 40mila presenze registrate quest’anno e una crescita del 20% tra biglietti e abbonamenti. Il Teatro Stabile dell’Umbria, con il presidente Brunello Cucinelli e il direttore Nino Marino, guarda al futuro e al pubblico dei giovani e celebra la sua identità con il successo delle produzioni, arrivate alla soglia simbolica delle 150. Che il sipario si alzi.

La stagione di prosa. L’inaugurazione, 16-20 ottobre, è con un capolavoro della letteratura del ‘900, “La coscienza di Zeno“ con Alessandro Haber, seguito (30 ottobre-3 novembre) da Leonardo Lidi con “Il giardino dei ciliegi“, ultima tappa della Trilogia su Cechov: è questa la centocinquantesima produzione dello Stabile (a luglio il debutto a Spoleto) che festeggia la scommessa vinta con l’intera Trilogia, in un’imperdibile maratona al Morlacchi, domenica 27 ottobre dalle 11.30. A novembre Lucia Calamaro dirige una delle sue opere più celebrate, “L’origine del mondo“ con Concita De Gregorio, Lucia Mascino e Alice Redini, a seguire la nuova produzione Tsu, “Eretici. Il fuoco degli spiriti liberi“ di Matthias Martelli. A dicembre c’è il grande ritorno ’a casa’ di Filippo Timi, artista amatissimo dal pubblico con una nuova edizione del suo “Amleto“ (dal 3 al 5), attesa anche per Stefano Massini con “Mein Kampf“ e per “I ragazzi irresistibili“ alias Umberto Orsini e Franco Branciaroli diretti da Massimo Popolizio nello spettacolo con cui si festeggia il Capodanno.

Si riparte (10-14 gennaio) con la commedia “Gente di facili costumi“ di Nino Manfredi con Flavio Insinna e Giulia Fiume, regia di Luca Manfredi, ancora Shakespeare con “Antonio e Cleopatra“ interpretati da Valter Malosti e Anna Della Rosa, a seguire (14-16 febbraio) Roberto Andò mette in scena “Sarabanda“, dall’ultimo film di Ingmar Bergman con Renato Carpentieri e Alvia Reale. C’è poi il collettivo teatrale “VicoQuartoMazzini“ con La ferocia“ dal romanzo di Lagioia e dal 5 al 9 marzo il grande ritorno per Fabrizio Gifuni con due spettacoli, “Il male dei ricci“ e “Con il vostro irridente silenzio“ dedicati a Pasolini e Aldo Moro. Il 12 e 13 marzo, uno dei momenti clou, inseguito e voluto dal direttore Marino che porta a Perugia il grande teatro internazionale: in una coproduzione debutta “Tourist trap“ di Thom Luz, maestro del teatro musicale europeo. Dal 21 al 23 marzo c’è il vaudeville di Feydeau con “La pulce nell’orecchio“, regia di Carmelo Rifici, finale di stagione, dal 3 al 6 aprile è con “Arlecchino?“ di Marco Baliani, rilettura contemporanea con Andrea Pennacchi.

La grande danza. Tre le proposte, di livello internazionale. “Notte Morricone“ di Aterballetto in collaborazione con Marcos Morau, dedicato alla musica del grande Premio Oscar; “Femina“, narrazione dell’universo femminile con la compagnia Abbondanza/Bertoni. E poi due coreografi come Hervé Koubi e Edouard Hue in due composizioni d’eccezione, “Bolero“ e “L’uccello di fuoco“ riunite nel programma del Ballet de l’Opéra Grand Avignon.

Ridotto del Morlacchi. Torna la rassegna che privilegia il rapporto intimo e diretto con il pubblico, direttamente in palcoscenico grazie allo speciale allestimento. In scena spettacoli che a Perugia non troverebbero spazi adeguati, molti sono prodotti dal Tsu: ed ecco Liv Ferracchiati con “La morte a Venezia“, Luca Marinelli con “Una relazione per un’Accademia“, Antonio Latella con “Wonder woman“ e Controcanto Collettivo con “Seconda classe“.

Perché non ballate? C’è anche la rassegna, molto amata dai ragazzi, dedicata ai nuovi linguaggi del movimento e della danza, tra scoperte e inedite possibilità artistiche: “Danse Macabre!“ di Jacopo Jenna; “Panoramic banana“ di Michele Di Stefano; “Monumentum“ di Cristina Kristal Rizzo, “Strangers in the night“ di Carlo Massari e “Save the last dance for me“ di Alessandro Sciarroni.