La sanità territoriale che non piace: "Pronto soccorso preso d’assalto"

Le criticità dell’ospedale nell’assemblea promossa da ’La scintilla’. Microfono a medici e amministratori .

La sanità territoriale che non piace: "Pronto soccorso preso d’assalto"

La sanità territoriale che non piace: "Pronto soccorso preso d’assalto"

Un quadro a tinte fosche per la sanità umbra, e anche per quella folignate, emerso nell’assemblea “Quale futuro per la sanità pubblica, difendiamo il nostro ospedale e i servizi territoriali“ promossa dall’associazione ‘La scintilla’. A parlarne alla Sala Battenti del Teatro San Carlo il dirigente medico Mauro Patiti, il medico Massimo Montironi, il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci e la consigliera comunale Rita Barbetti. Tra il pubblico molti anche i sindaci, come quello di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, o di Spello, Moreno Landrini. C’erano anche la capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Simona Meloni, e l’ex sindaco di Terni, Paolo Raffaelli. Ad introdurre il presidente dell’associazione, Renato Cesca. Il quadro fornito da Patiti, anche per Foligno, non è positivo. "Il San Giovanni Battista - ha detto - è diventato il bacino di riferimento dell’area perché gli ospedali vicini hanno perso la funzione di filtro. Se questo, da un lato, può inorgoglire, dall’altro però crea un ingorgo al Pronto soccorso che viene coinvolto e assorbito da una serie di prestazioni oltre il limite consentito dalle potenzialità e si è alla continua ricerca di posti letto. Posti letto che quindi vanno a gravare sulle altre specializzazioni". Nella fotografia della situazione, Patiti ha parlato di "ospedale bloccato, alle prese anche con la carenza di figure apicali, senza le quali manca la governance. Senza il vertice, i dirigenti vanno avanti attraverso l’ordinaria amministrazione. In questo contesto, ecco che l’ospedale è diventato una grande Rsa e non trova soluzioni per alleggerire il carico delle altre strutture del territorio". Montironi ha sottolineato il valore del medico di famiglia e della medicina del territorio, lanciando un allarme sulla mancata realizzazione delle case di comunità, che rischiano di essere le sedi del distretto sanitario, cambiando solo l’etichetta. Barbetti ha ricordato invece la visita recentemente effettuata dalla delegazione del Pd in ospedale: "Gli operatori sanitari scontano la mancanza di personale, riposi mancati, ferie non godute e devono far fronte alle lamentele dell’utenza". "Foligno - ha aggiunto Barbetti – era e resta un’eccellenza, ma non può farsi carico di tutto. Servirebbero gli ospedali di comunità funzionanti. E all’ospedale di Foligno è riapparso il Covid, con pazienti isolati, spazi mancanti e di nuovo barelle nei corridoi". Conclusioni affidate al sindaco Ricci, che ha sottolineato la necessità di insistere sulla sanità pubblica.

Alessandro Orfei