
Entra nel vivo il progetto per la creazione della Cittadella della Giustizia di Perugia: è stato infatti pubblicato il bando per la progettazione di fattibilità tecnico economica dell’ex carcere femminile di piazza Partigiani, dopo la firma della convenzione tra Agenzia del Demanio e Ministero della Giustizia.
L’iniziativa di di rigenerazione urbana che riguarda gli ex complessi carcerari del capoluogo umbro dismessi nel 2006, punta decisamente sulla restituzione al territorio di un’area riqualificata nel segno della qualità e della sostenibilità ambientale, con la futura Cittadella della Giustizia che possa essere un luogo accessibile, simbolo di legalità, ben integrata con il tessuto urbano di Perugia. Ma che, al tempo stesso, possa favorire significativi risparmi di spesa pubblica e al taglio del costo dell’energia grazie alla realizzazione di strutture e tecnologie decisamente più attuali e green.
E in effetti nel bando si spcifica che questa operazione "sarà in grado di generare anche significativi risparmi di spesa pubblica, legati all’abbattimento dei costi per gli affitti passivi pagati dal Ministero della Giustizia e al taglio del costo dell’energia grazie alla realizzazione di nuove infrastrutture a basso impatto".
Il progetto della Cittadella della Giustizia è diviso sostanzialmente in due parti. La prima concerne l’ex carcere femminile (che ha una superficie totale di 10.862 metri quadrati e che è inutilizzato dal 2005, anno di trasferimento dei detenuti nel nuovo carcere di Capanne) che ospiterà la sede della Procura della Repubblica e della Polizia Giudiziaria, con un importo a base di gara di poco meno di 683mila euro, con scadenza per la presentazione delle offerte fissata per venerdì 7 ottobre 2022.
Va detto che per questo intervento sono state utilizzate le procedure speciali è più rapide previste dalla norma per l’edilizia giudiziaria emanata lo scorso anno e quindi il bando appena pubblicato ha come oggetto la redazione del progetto di fattibilità tecnico-economico secondo le modalità e le indicazioni del DL numero 772021 relativo ad appalti di opere del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), cosiddetto progetto di fattibilità tecnico-economica rafforzato. Si tratta del primo bando di questo tipo pubblicato dall’Agenzia del Demanio. L’iter procedurale adesso prevede che l’Agenzia del Demanio indirà la conferenza di servizi per la sua approvazione dal punto di vista edilizio-urbanistico e, successivamente, promuoverà una gara di appalto integrato per la progettazione definitivaesecutiva ed esecuzione dei lavori. Difficile al momento stabilire i tempi (per tutto questo serviranno almeno un paio di anni), ma quello che conforta in questo momento è che l’iter prosegua: progetti simili infatti spesso si arenano nei cassetti dei Ministeri.
La seconda parte del progetto poi riguarda la nuova funzionalità dell’ex carcere maschile e del padiglione Paradiso, per i quali si sta svolgendo l’attività progettuale che sarà poi sottoposta al Ministero della Cultura per lo sviluppo progettuale.