MICHELE NUCCI
Cronaca

La presenza straniera in Umbria. A Perugia il record delle donne. Ma meno nascite tra gli immigrati

Nella nostra regione sono 89.735 i residenti provenienti dall’estero, pari al 10,5% della popolazione. Rispetto all’anno precedente, c’è stato comunque un incremento dell’1,3% sul totale degli abitanti.

L’analisi del Dossier Statistico Immigrazione 2024, nella sala del Consiglio del palazzo della Provincia di Perugia

L’analisi del Dossier Statistico Immigrazione 2024, nella sala del Consiglio del palazzo della Provincia di Perugia

In Umbria c’è il più alto tasso di presenza femminile tra gli stranieri. È uno dei dati emersi durante la presentazione della 34esima edizione del Dossier Statistico Immigrazione 2024, che si è tenuta alla sala del Consiglio del palazzo della Provincia di Perugia, organizzata dalla Regione e da Anci Umbria. Secondo i più recenti dati Istat, al primo gennaio 2024 risultano essere 89.735 i residenti stranieri registrati in Umbria, che sono pari al 10,5% della popolazione regionale totale (854.378).

Rispetto all’anno precedente, c’è stato un incremento dell’1,3% (88.571) delle presenze. Nel report - realizzato dal Centro Studi e Ricerche Idos in collaborazione con il Centro Studi Confronti e l’Istituto di Studi Politici "S. Pio V", sostenuto dall’otto per mille della Chiesa Valdese e da numerose altre strutture, nazionali e regionali, pubbliche e private – si evince anche che le comunità più numerose si confermano quelle provenienti dalla Romania (25,4%), Albania (12,1%), Marocco (10,1%), Ucraina (5,7%) e Macedonia del Nord (3,5%), seguono Cina e Nigeria (3%), Ecuador (2,6%), Moldavia (2,2%) e Filippine (2,1%).

L’incidenza più alta di presenze si ha nella provincia di Perugia con un’incidenza del 10,5% (67.394) mentre in quella di Terni è pari al 10,1% (22.341), con una variazione del +1,2%. Il 54,4% degli immigrati, inoltre, sono donne e l’Umbria, come accennato, è la regione con la maggiore incidenza di femminilizzazione dei flussi (regioni del centro media dal 51,3%, dato nazionale 50,5% ). In merito alla natalità, su 4.758 nascite è emerso che solo il 14,2% sono bambini nati da genitori stranieri (675). Un dato che sottolinea che il calo delle nascite riguarda indistintamente tutti i nati di cittadinanza italiana e straniera.

La presentazione del Dossier si è aperta con i saluti introduttivi di Fabio Barcaioli, assessore regionale, Viviana Altamura, delegata Anci Umbria e Valerio De Cesaris, rettore dell’Università per Stranieri di Perugia.

Nel Dossier, inoltre, emerge che nell’anno scolastico 2022/2023, sono stati 16.724 gli alunni con cittadinanza non italiana, pari al 14,6% del totale degli iscritti nelle scuole umbre (114.775), di questi il 69,9% è nato in Italia (media nazionale 65,4%). Andando ancora più in dettaglio, nella scuola di infanzia è nato in Italia l’81,8% degli iscritti stranieri; nella primaria il 73,5%, nella secondaria di primo grado il 71,3% e nel secondo grado il 58,4%. Continua, infine, a salire l’incidenza dei giovani con background migratorio che preferiscono il liceo (8,3%) agli istituti professionali e tecnici: è sempre più sfumata infatti la preferenza attribuita dagli studenti con background migratorio agli Istituti di tipo tecnico o professionale.