"La nostra città senza più barriere". Questionario per raccontare i disagi

Parte il progetto ’Peba’: i cittadini potranno segnalare on line al Comune le situazioni difficili per i disabili

"La nostra città senza più barriere". Questionario per raccontare i disagi

"La nostra città senza più barriere". Questionario per raccontare i disagi

Saranno i cittadini, grazie a un questionario, a poter contribuire direttamente alla costruzione di una Città di Castello senza barriere. Il comune intende infatti scrivere il Peba (Piano di eliminazione barriere architettoniche) con i tifernati: compilando un questionario in totale anonimato, tutti i portatori di interesse della avranno la possibilità di contribuire al progetto di abbattere le barriere fisiche e culturali nei confronti della disabilità. Una fascia molto ampia di popolazione è coinvolta: persone con disabilità, professionisti, associazioni di volontariato sociale, società sportive, rappresentanti del terzo settore e aziende di trasporto, fino agli istituti scolastici: a loro è indirizzato l’invito a compilare un questionario on line per contribuire a migliorare la città, con suggerimenti e segnalazioni.

Le risposte dei cittadini offriranno la base conoscitiva di partenza per predisporre un piano di iniziative e interventi per rimuovere gli ostacoli alla mobilità e all’accessibilità di luoghi pubblici, palazzi, impianti sportivi e scuole. Ovviamente le specifiche competenze e i diversi punti di vista che emergeranno dal questionario, (il cui format è stato concepito dal gruppo di lavoro del Peba) è per compiere una ricognizione delle criticità presenti in città, ma anche delle abitudini di spostamento dei cittadini. Il link del questionario è disponibile on line. Cofinanziata da Regione e Comune -per 16 mila euro- la redazione del Peba riguarderà in prima battuta una parte del capoluogo di Città di Castello dove si concentrano sedi comunali e servizi. L’area prescelta si estende lungo via Aldo Bologni nella zona delle scuole (medie e superiori, infanzia e primaria del quartiere La Tina), del Centro Sportivo Belvedere e della piscina comunale, per poi svilupparsi verso via Togliatti e via delle Terme. Saranno ricompresi tra gli edifici da indagare per rilevare le barriere esistenti il palazzo comunale, palazzo del Podestà, il chiostro di San Domenico, i due palazzetti dello sport e il parco della Madonna del Latte. La redazione del Peba si avvarrà anche dei contributi provenienti da due scuole: quello dell’istituto tecnico Franchetti Salviani, riguardante l’abbattimento delle barriere architettoniche della sala del consiglio comunale e un altro del Liceo Statale Plinio il Giovane, sulla rilevazione delle barriere architettoniche in alcuni percorsi urbani in zona scuole.